“Il futuro della scuola di Giano capoluogo rappresenta un tema non più rinviabile: si può lasciar morire di morte naturale o si può avviare una seria politica scolastica sugli istituti del territorio; mi auguro si propenda per la seconda scelta e si allarghi la riflessione alle famiglie e agli operatori del settore”.
È quanto dichiara Jacopo Barbarito, capogruppo di Centrodestra per Giano. “Mi auguro che il sindaco e l’assessore all’istruzione abbiano in mente una linea chiara su questo tema: il capoluogo non può perdere la propria scuola e, di conseguenza, un’altra realtà che è vitale per il borgo ma, al tempo stesso, non si possono lasciare le cose come stanno, sperando che il tempo o le scelte del governo o di altre istituzioni risolvano il problema. Di questo passo morirà tutto, visto il numero esiguo di bambini iscritti: o si compie una scelta coraggiosa, come quella di fare di Giano il polo unico della scuola dell’infanzia, convogliando le primarie e secondarie interamente su Bastardo, che consentirebbe anche qualche economia sui trasporti, oppure si finirà per continuare a lavarsi le mani del problema, finendo per essere i becchini del plesso gianese. Mi auguro che il sindaco e la giunta si esprimano quanto prima sul tema e che convochino un consiglio comunale aperto ai genitori, ai docenti e al personale scolastico, così da delineare una strategia condivisa, che non sia sorda alle istanze delle famiglie e del personale che vi lavora”.