Ha gioito insieme al presidente, allo staff tecnico e ai giocatori della Gherardi Svi Città di Castello di pallavolo il presidente del CONI Regionale dell'Umbria, Gen. Domenico Ignozza, che domenica era al Palasport Andrea Ioan per la 9^ giornata del campionato di ritorno della serie A2. La giornata del trionfo e della promozione in serie A1 è avvenuta addirittura con 4 giornate di anticipo rispetto alla conclusione del torneo e che ha inequivocabilmente sancito lo strapotere dei tifernati su tutti gli altri contendenti. “Questa squadra e questa società costituiscono orgoglio e vanto di tutto il movimento sportivo dell'Umbria” ha commentato il Presidente del CONI regionale. Dopo 20 anni l'Umbria torna ad avere tre squadre di volley in serie A1. Tutto questo anche grazie all'ottimo lavoro svolto da una dirigenza capace di lavorare con grande efficacia e capacità, soprattutto nell'ambito del settore giovanile, permettendo una crescita importante del volley nella nostra regione. Il presidente del CONI non dimentica, inoltre, di estendere l'elogio anche a chi ha dato un significativo contributo economico. “Un grazie va a chi, in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo, supporta lo sport attraverso le sponsorizzazioni” ha proseguito -. “Un sostegno di cui il movimento sportivo ha grande necessità e che ci auguriamo possa essere incrementato e stimolato. Un altro plauso va rivolto allo straordinario pubblico che ha animato il Palasport di Città di Castello, che ha sospinto la squadra verso la meritatissima promozione anticipata.
La giornata tifernate del Presidente del CONI regionale era iniziata in precedenza anche con la partecipazione al funerale del giovane Matteo Montanucci, scomparso giovedì scorso durante il suo primo allenamento con la squadra del Città di Castello Rugby. Una morte prematura ed improvvisa che ha sconvolto tutti e che è avvenuta su un terreno di gioco che rappresenta la casa comune degli sportivi, ha fatto notare Ignozza -. “Il mondo dello sport non può dunque che stringersi attorno alla famiglia di Matteo con un affettuoso abbraccio ideale. La scomparsa del 22enne di Città di Castello, fa seguito alle morti sul campo di altri due giovani avvenute nel ternano. Tre casi uno dietro l'altro – ha aggiunto il presidente Ignozza – capitate senza alcuna responsabilità, ma per tragiche fatalità. In ogni caso, proprio sulla scia di queste tragedie, il CONI Regionale, insieme alla Federazione Medico Sportiva Italiana e al suo presidente, dott. Giovanni Boni, sta predisponendo una serie di incontri in tutta l'Umbria per sensibilizzare i dirigenti sportivi e gli atleti riguardo alla necessità di avere la necessaria certificazione medica prima di iniziare una qualsivoglia attività sportiva. Ciò chiaramente non può mettere al riparo dall'imponderabile, come accaduto nei recenti casi in Umbria, ma può comunque contribuire a ridurre al minimo i rischi per chiunque si avvicini allo sport sia agonistico che amatoriale”.