Un momento di follia. Difficile trovare altre spiegazioni al gesto del dipendente di un'azienda di Città di Castello che ha prima minacciato un dipendente dell'Asl impegnato in normali controlli e poi ha preso una pistola e ha sparato. In aria fortunatamente e con una scacciacani. Ma la gravità del gesto compiuto ha spinto gli agenti dell'anticrimine diretti da Marco Tangorra a denunciarlo per i reati di violenza e minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, con l’aggravante di averli esercitati con l’uso delle armi.
Il protagonista dello sconsiderato gesto è S.M. un 46enne tifernate, che secondo la ricostruzione degli agenti, appresa la presenza del controllo per impedire l’accesso o il prelievo dei campioni necessari ai controlli di routine, ha prima minacciato verbalmente il personale operante, poi si è allontanato per andare a prendere una pistola. Portatosi in una zona parzialmente nascosta ha esploso, in direzione non pericolosa, un colpo.
Nel frattempo, durante l’assenza dell’uomo, il personale Asl è riuscito ad effettuare i prelievi del caso. A seguito dell’episodio, i tecnici Asl, hanno denunciato l’accaduto presso gli Uffici del Commissariato; il personale dell’Anticrimine ha quindi eseguito una perquisizione domiciliare, nel corso della quale S.M. ha consegnato spontaneamente una pistola scacciacani ed alcune munizioni.
Anche il titolare della ditta, nel corso dei controlli, così come dichiarato dai tecnici Asl, ha cercato di allontanare in qualsiasi maniera S.M.