Gestione gas, la Cgil chiede piano industriale alla Vus - Tuttoggi.info

Gestione gas, la Cgil chiede piano industriale alla Vus

Claudio Bianchini

Gestione gas, la Cgil chiede piano industriale alla Vus

I rappresentanti della Filctem vogliono un incontro con Controllo analogo e Regione / Assemblea con i lavoratori
Gio, 06/11/2014 - 16:21

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“Ci sono oltre 140 famiglie del territorio da tutelare, dobbiamo avere subito risposte e soprattutto garanzie, in attesa di sapere come la Vus intenda gestire la questione relativa alla futura gara per la gestione del gas”.

A lanciare il grido d’allarme è Andrea Calzoni, segretario provinciale della Filctem Cgil, che questa mattina nella sede di Foligno ha convocato una conferenza stampa unitamente alla Rsu, dopo le prese di posizione già espresse dalla Cisl e dalla Uil.

La questione è, per l’appunto, quella relativa alla gara di distribuzione del gas naturale, il sindacato della Camusso, così come le altre sigle sindacali, chiede che i comuni proprietari delle reti del gas metano le conferiscano all’azienda di via IV novembre.

La Valle Umbra Servizi Spa sarebbe intenzionata a partecipare alla gara di appalto unitamente ad un’azienda leader di livello nazionale, costituendo un’apposita ‘newco’ – fanno sapere alla Cgil – ma viene chiesto di conoscere quanto prima gli sviluppi di un processo di avvicinamento, che ad oggi viene definito senza mezzi termini ‘confuso e senza nessuna risposta concreta alle richieste di chiarimento’.

I sindacalisti cigiellini sollecitano in particolar modo gli otto comuni proprietari delle reti del gas a conferirle all’azienda “quale condizione necessaria all’ipotesi della newco, elemento – ha sottolineato Calzoni – di maggiore garanzia per i lavoratori in questa fase”. Senza questo presupposto infatti – viene precisato – qualsiasi ipotesi resterebbe aleatoria”.

La Filctem e la Cgil annunciano la richiesta di un incontro ufficiale al Controllo analogo, ed alla Regione dell’Umbria per affrontare in tempi rapidi e modalità chiare l’intera vicenda.

I risvolti sul fronte occupazionale ed i riflessi diretti sui cittadini/utenti saranno comunque di grande impatto, proprio per questo – ribadiscono alla Cgil – serve un percorso quanto più lineare possibile, in vista dalla scadenza del giugno del prossimo anno.

“Qualsiasi iniziativa intrapresa dalla Vus Spa per concorrere direttamente o indirettamente alla gara di appalto non dovrà in alcun modo penalizzare i lavoratori – è stato detto dai responsabili della segreteria provinciale Filctem Cigl – né in termini occupazioni né di salario o tanto meno di demansionamento”.

Attualmente i circa 150 dipendenti si occupano sia del ciclo dell’acqua, dalla captazione alla messa in rete sino alla depurazione e fognature, che della gestione del gas.

Le squadre possono intervenire in entrambi i settori, così come basta un solo tecnico per allacciare i contatori sia dell’acqua che del gas.

Sino ad ora il 90% degli interventi riguarda il ciclo idrico, hanno rilevato i delegati della Rsu, anche se non ci sono specializzazioni specifiche.

Proprio in base a ciò, è stata sottolineata “la necessità di conoscere quali saranno i criteri di individuazione del personale che dovrà transitare alla futura gestione del gas, ponendo attenzione sulla potenzialità di tutte le maestranze indipendentemente dal contratto applicato”.

In poche parole: chi sarà ‘trasferito’ nella ‘newco’? E che problemi potrebbe creare il ‘trasferimento’ considerando che il personale, come detto più volte dalla dirigenza, ‘è già carente’ e la stragrande maggioranza degli interventi riguarda la rete idrica.

Guardando ad un futuro ancor più lontano, i sindacalisti mettono le mani avanti: “la partecipazione alla gara dovrà essere effettuata nella condizione di miglior favore per i lavoratori che ad oggi versano i contributi all’Inpdap, prevedendo, in ogni caso, la continuità presso lo stesso ente, evitando così costosi accorpamenti” che – stando a quanto emerso in conferenza stampa – potrebbero pesare per circa il 70% della liquidazione.

La Cgil chiede con forza un piano industriale condiviso con comuni e sindacati, diffidando l’azienda a procedere senza averlo presentato in tempo.

“Lo scorporo fra la gestione dell’acqua e del gas comporterà inevitabilmente la necessità di riposizionare l’assetto organizzativo di Vus che – hanno spiegato il segretario provinciale della Filctem Andrea Calzoni ed i colleghi – si troverà a gestire solo la rete della distribuzione dell’acqua. Questa situazione rischia di diventare pericolosa per le ipotesi di riorganizzazione che l’azienda darebbe già come probabili”.

Altra questione posta sul tavolo riguarda il riassorbimento in via IV novembre di servizi dati in appalto.

La Cgil chiede che “tutte le esternalizzazioni debbono essere reinternalizzate prevedendo quanto possibile la saturazione delle mansioni da parte dei lavoratori dell’azienda”.

Nei prossimi giorni verrà convocata un’assemblea per ascoltare le esigenze e le richieste del personale della Vus.

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