La Giunta comunale ha approvato la proposta del Piano Economico Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani per il 2018 presentato da GEST e che verrà portato all’approvazione dell’Assemblea dei Sindaci dell’AURI.
Il piano è stato redatto tenendo conto delle deliberazioni dell’AURI, con le quali è stata determinata la tariffa di conferimento dei rifiuti per l’anno 2017 – riconoscendo al gestore solo una quota parte degli extracosti sostenuti per il blocco degli impianti di Borgogiglione e Pietramelina – e le nuove tariffe per gli impianti riferite al 2018.
Gli aumenti, che interesseranno tutti i Comuni del Perugino e del Trasimeno dell’ex ATI2, sono stati parzialmente compensati, per quanto riguarda il Comune di Perugia, con i risparmi di spesa del nuovo progetto di raccolta differenziata che verrà attuato nei prossimi mesi nella zona urbana della città.
Bolletta rifiuti, l’aumento in arrivo per Perugia e altri comuni
Una parte dell’aumento è dipesa dalla necessità di incrementare il Fondo per i crediti di dubbia esigibilità, obbligatorio per garantire le morosità, che passa dai 3.340.000,00 del 2017 ai 4.450.00,00 del 2018.
Alla luce degli extracosti e delle nuove tariffe 2018, il costo del servizio, che comprende anche i conguagli riferiti all’anno precedente, passerà da 34.493.150,00 del 2017 a 37.508.687,54, oltre IVA ed il citato fondo per i crediti di dubbia esigibilità.
Pur fra le note difficoltà che hanno interessato la gestione dei rifiuti nel corso dell’ultimo anno, a fronte di un’iniziale ipotesi di aumento del costo del servizio di circa il 20%, grazie al lavoro di AURI, Comune e gestore, l’incremento del costo del servizio sarà contenuto intorno al 10%.
Con la riapertura di Pietramelina a fine 2017 e, nel corso di quest’anno, l’entrata in servizio degli impianti di Belladanza e Casone, verranno superate molte delle criticità che hanno costretto a portare i rifiuti fuori regione e questo avrà ricadute positive anche sui costi di gestione dei rifiuti.
Tutto ciò, insieme alla collaborazione dei cittadini per una maggiore e migliore raccolta differenziata, consentirà all’amministrazione comunale di lavorare per una riduzione del costo del servizio per il 2019 con effetti positivi anche sulla TARI come già avvenuto nel 2016 (meno 10%).