E’ tornata da pochi giorni la delegazione di Cascia dalla sua visita in Brasile, per stringere il gemellaggio annuale con la città di Santa Cruz nello stato di Rio do Norte. Il gruppo, guidato dal sindaco Gino Emili, padre Mario (rettore del Monastero di Cascia), padre Vincenzo (parroco di Roccaporena) e da alcuni consiglieri comunali, ha fatto visita prima a Natal, poi a Santa Cruz al cosiddetto “Alto di Santa Rita”, la zona della città che ospita la statua cattolica più alta del mondo, dedicata alla Santa degli Impossibili. Alta 56 metri, è stata realizzata dall’architetto Alexandre Azedo Lacerda, che non è nuovo ad imprese del genere (tra le sue opere il “Cristo Rei” di 30 metri e il Frate Damiano Guarabira di 22). L’opera, come ha spiegato il sindaco José Péricles Farias da Rocha, è stata finanziata dal governo federale, dallo Stato di Rio Norte e dalla città di Santa Cruz, che a distanza di pochi anni dall’inaugurazione sta già riscontrando un enorme afflusso turistico-religioso, con ben cinque nuovi hotel che hanno aperto nella zona.
Tanto fervore, canti e rose hanno accolto il primo cittadino di Cascia Gino Emili e gli altri delegati. Numerosi i momenti civili e religiosi condivisi dalla città brasiliana con i visitatori di Cascia, culminati con l’accensione della fiaccola che arriverà nella città di Santa Rita nel mese di maggio, e che ha sancito il gemellaggio.
“A Santa Cruz abbiamo incontrato una devozione impressionante per Santa Rita – ha dichiarato il sindaco Emili –, l’accoglienza che ci è stata riservata è stata straordinaria, non già per i nostri ruoli istituzionali quanto perché, per la gente, rappresentavamo il luogo dove è nata la nostra Santa”. Poi una riflessione sul sostegno dato dalle istituzioni brasiliane alla realizzazione della statua: “L’enorme opera è stata realizzata grazie all’appoggio e agli investimenti dello Stato centrale: sarebbe importante – ha concluso Emili – che anche da noi, quando nella nostra piccola realtà si organizzano iniziative in onore di Santa Rita, ci fosse maggiore appoggio delle istituzioni come, appunto, accade in altri Paesi”.