Città di Castello

Gelo e cinghiali, Coldiretti e Presciutti “Chiedere stato di calamità naturale”

Chiedere lo stato di calamità naturale”. E’ questa la richiesta lanciata da Coldiretti Umbria per il territorio di Gualdo Tadino, che nelle ultime settimane ha subito gravissimi danni a causa di due fatti concomitanti: le gelate, che in molte zone hanno praticamente distrutto le produzioni viticole, frutticole ed orticole e l’incursione di branchi di cinghiali su campi seminati a legumi, che anche in questo caso hanno portato alla distruzione delle colture.

I danni, che hanno colpito un settore già in forte, crisi sono evidenti e facilmente dimostrabili, tanto che la richiesta di Coldiretti ha trovato anche l’approvazione del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti: L’agricoltura è soprattutto passione oltre che impegno gravoso, e pertanto ritengo sia un dovere operare affinché la passione non ceda il passo al disimpegno: sarebbe un danno enorme per il nostro meraviglioso ambiente e la fine di ottime produzioni locali, peraltro molto apprezzate in tutta Italia e non solo”.

La richiesta alla Regione di attivare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale – spiega Coldiretti – non prevede aiuti alle colture assicurabili, ma permette altri sgravi per le imprese, come la sospensione delle rate dei mutui e del pagamento dei contributi”. “L’abbassamento delle temperature sotto lo zero si è ripetuto per più notti consecutive – aggiunge il presidente Agabitied è giunto dopo che il clima primaverile aveva risvegliato le piante rendendole più vulnerabili“.