Venerdì scorso in una zona alla periferia di Perugia, in un edificio attualmente in stato di abbandono, si è verificato un grave episodio di maltrattamento animale che ha sconvolto la comunità locale. Lo segnala l’avvocato Valeria Passeri, da sempre attenta ai temi ambientali e del benessere animale.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire finora, nell’area, situata in prossimità di abitazioni private e frequentata sia da animali domestici sia da membri di una colonia felina (che verrà regolarmente censita nei prossimi giorni), erano in corso delle prove di cani da caccia, durante le quali – secondo numerose segnalazioni – sarebbero stati utilizzati fucili ad aria compressa forse per allontanare i gatti, considerati fonte di distrazione per i cani.
Tra le vittime di questa pratica (che, se confermata, sarebbe illegale, oltreché crudele), una gatta di proprietà di nome Spadina è stata gravemente ferita da un colpo alla colonna vertebrale, riportando danni irreversibili che ne hanno compromesso l’uso degli arti posteriori. Le condizioni cliniche dell’animale indicano una paralisi permanente. La zona ospita, oltre ad animali domestici, una colonia felina regolarmente accudita da cittadini responsabili, e a breve vi saranno affissi i cartelli che ne certificheranno ufficialmente la presenza e la tutela secondo la normativa vigente.
“È inaccettabile – dice l’avvocato Passeri – che in un’area urbana, abitata e frequentata da persone e animali, vengano tollerate delle attività armate e pratiche che violano i principi fondamentali del rispetto verso gli esseri viventi. Chiediamo con urgenza l’intervento delle autorità competenti, l’immediata interruzione di ogni attività con fucili in quella zona, l’identificazione dei responsabili e l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge per il maltrattamento di animali (art. 544-ter del Codice Penale). Chi ha visto o ha informazioni utili è invitato a contattare le autorità locali o le associazioni animaliste del territorio. La tutela degli animali non è solo un obbligo morale, ma anche un dovere giuridico e sociale”.
