Fabrizio Gareggia, un candidato alla Provincia di Perugia “per cambiare“. E “cambiamento” è la parola d’ordine del sindaco di Cannara e candidato per il centrodestra a contendere la presidenza al primo cittadino di Città di Castello, Luciano Bacchetta.
Una competizione politica, innanzi tutto, pur in un sistema elettorale che non porta il confronto tra i cittadini, limitando la scelta ad amministratori e consiglieri dei Comuni del territorio provinciale. Una conta che, sulla carta, dà Bacchetta in vantaggio, dunque. Eppure il centrodestra ci crede. E manda un messaggio di unità che va oltre l’appuntamento del 31 ottobre.
Accanto a Gareggia, infatti, ci sono il segretario della regionale della Lega Virgino Caparvi, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Emanuele Prisco, e il consigliere provinciale Riccardo Meloni. Anche loro ripetono, come un mantra, la parola “cambiamento“. “Gareggia è un candidato scelto e voluto dai sindaci – assicura Caparvi – capace e che ha dimostrato di saper governare”. Per Prisco, il sindaco di Cannara “sarà capace di portate una rivoluzione di buon senso”, evidenziando come la sua candidatura, oltre che dagli amministratori di centrodestra, sia stata appoggiata anche in ambienti civici. Se vuole superare il suo avversario, del resto, Gareggia deve cercare di pescare, nel segreto dell’urna che sarà posizionata all’Umbriafiere, anche al di fuori dei confini della coalizione di centrodestra. Sperando, come ha detto Meloni, che anche i vari consiglieri comunali chiamati alle urne capiscano che “il vento è cambiato“.
Ma oltre alla sfida politica, per chi sarà presidente c’è poi anche un ente da governare, con ancora tanti compiti e scarse risorse. Gareggia le ha ricordate, a partire dall’edilizia scolastica (“fondamentale effettuare una ricognizione in una zona sismica come la nostra“) alle infrastrutture viarie (“senza strade efficienti una regione muore”). Del resto, Gareggia promette, in caso di sua elezione, una gestione “più tecnica“, visti i risultati delle logiche politiche, lamenta, che finora hanno prevalso in piazza Italia e che hanno portato la Provincia “in queste condizioni“. L’esempio sono le “buone amministrazioni” (come quella di un sindaco di una cittadina), ma anche la “buona politica“.
Gareggia assicura che anche le aperture al mondo civico non sono frutto di tatticismi e convenienza politica, ma di una sincera volontà di voltare pagina rispetto alle “logiche di sparizione” di chi ha governato l’Ente negli anni passati.
E poi, da sindaco di Cannara manda un messaggio rassicurante ai suoi concittadini: in caso di sua elezioni, la priorità sarà data al ruolo di primo cittadino. Obiettivo che ritiene compatibile con quello di far tornare la Provincia “alla sua identità originaria“, dopo il tentativo, fallito, di sopprimere questi enti.