Le procedure messe in atto dall’Ati 1 per la gara dei rifiuti dell’Alta Umbria sono state riconosciute “assolutamente leggittime“. E’ questa la sentenza del Consiglio di Stato, a cui si era appellata la Società Esa di Gualdo Tadino dopo che, lo scorso ottobre, anche il Tar dell’Umbria aveva dichiarato “inammissibile” il suo primo ricorso, dove erano stati fatti presenti presunti vizi di forma nel bando di gara per l’individuazione del gestore unico dei rifiuti.
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato il sindaco di Città di Castello, nonché presidente della stessa Ati 1, Luciano Bacchetta ha espresso la più grande soddisfazione per l’affermazione del percorso indicato dall’Ambito Territoriale Integrato 1:
Lungi da noi voler infierire, ma ci sembra del tutto evidente che il disegno propugnato da più parti (anche locali) di intorbidire le acque in tema di politica dei rifiuti è stato clamorosamente respinto. Siamo convinti che, a questo punto, la gara potrà procedere spedita verso il proprio obiettivo
“Questo risultato – aggiunge Bacchetta – dimostra ancora una volta l’assoluta trasparenza delle procedure perseguite da Ati 1, che certifica la correttezza di quanto finora posto in essere”.