Si è tenuto in mattinata l’incontro fra le organizzazioni sindacali e la Cooperativa agricola Verde Natura su cui si è abbattuta nelle ultime ore una feroce polemica politica. I responsabili della coop. (presenti il presidente Marco Taddei e Claudio Paolangeli) hanno manifestato la loro preoccupazione nel dar corso alla assunzione dei due lavoratori (licenziati dalla azienda che ha concluso il precedente appalto) dal momento di dover impegnare anche i propri soci-dipendenti. Cgil, Cisl e Uil sono stati comunque irremovibili minacciando ogni azione possibile sull’appalto bandito dalla ASe. Al termine dell’incontro l’azienda ha accettato di verificare la possibilità di assumere i due ex operai, decisione che sarà comunicata nel corso del nuovo incontro fissato con le parti sociali per lunedì prossimo. L’auspicio della cooperativa è che possano entrare ora nuove commesse in modo da non pregiudicare l’attività aziendale (Aggiornato alle 16.33)
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E’ scandalo sulla gara per la gestione del verde pubblico aggiudicata nei giorni scorsi dalla ASe alla Cooperativa Verde Ambiente di Spoleto. E’ quanto sintetizza il capogruppo di AN Giampiero Panfili (nella foto) che ha diramato un comunicato pesantissimo dal quale si evince come fra i soci della cooperativa agricola vi sarebbero parenti di personaggi illustri della politica cittadina: fra questi ci sarebbe anche uno dei figli del primo cittadino Brunini, un parente stretto del tesoriere dei ds Proietti e un grande elettore dei Ds come l'imprenditore Novello Bocci.
Panfili annuncia una interrogazione in consiglio comunale ma anche la trasmissione degli atti sia alla Procura della repubblica di Spoleto, sia a quella regionale della Corte dei Conti. “A pensar male si fa peccato ma talvolta ci si indovina – esordisce Panfili – il problema invece è che con certi amministratori si fa peccato a non pensar male!”. Che poi ripercorre le vicende dell’ASe nel lungo comunicato: “in principio fu la ASE, un’Azienda pubblica che gestiva i servizi ambientali per il Comune di Spoleto per oltre 170 mila euro. Spinta certamente da nobili motivazioni, come ad esempio una maggiore efficienza del servizio, la Ase decide di ripartire il lavoro commissionato in due distinte realtà: da una parte la ECOL alla quale vengono affidati lavori per 82 mila euro, dall’altra una cooperativa agricola costituita nel 2007 con data di inizio attività risalente al settembre ultimo scorso, per un appalto di circa 96 mila euro. Sempre mossi da criteri di efficienza e di trasparenza politica ed amministrativa, forse temendo che questa nuova realtà societaria potesse in qualche modo far sorgere un dubbio in relazione della poca esperienza maturata sul campo, la ASE ha preferito avere un controllo diretto sulla gestione della stessa, tanto che tra gli amministratori spicca la figura di un certo Massimiliano Brunini, (forse è parente del Sindaco?) e di un altro parente stretto di un noto dirigente DS. Nel paese delle meraviglie tutto questo si giustifica adducendo motivazioni relative alla meritocrazia, alla fiducia, alle capacità incontrastate di tutti i soggetti coinvolti, insieme alla volontà di avere una pubblica amministrazione sempre più attenta alle esigenze del territorio. Nel mondo normale invece, questo sembra assumere proprio i connotati di logiche spartitorie e clientelari della peggiore specie tanto che, i più maligni tra gli osservatori, potrebbero addirittura pensare che sia stata fatta la suddivisione del pacchetto-appalto ASE, con l’intento di arginare la gara pubblica, potendo così muoversi in una sorta di trattative private. Tanto è vero che il terzo amministratore di questa cooperativa è un noto imprenditore che si occupa di giardinaggio già dirigente dei DS e amico del Sindaco Brunini (per chi volesse conoscere i nomi basterà fare una semplice visura camerale presso la Camera di Commercio). Certamente bisognerà fare chiarezza sulla questione, ma i dati di fatto restano evidenti: il buon Sindaco Brunini, attraverso la ASE “sua creatura”, affida 96 mila euro di lavori ad una cooperativa appena costituita da amici e parenti. Che nella logica clientelare ci si muovesse per “gli amici degli amici” non è certo una novità, anzi purtroppo ci hanno abituato a questo assurdo modo di fare, ma che si arrivi addirittura ai parenti stretti, ci pare davvero troppo! Neanche la sgangherata e simpatica Banda Bassotti di Paperopoli arriverebbe a tanto e, visto che qui stiamo parlando di Amministratori di lunga esperienza nel settore…ci viene spontaneo chiederci: non avranno mica finito gli amici e anche gli amici degli amici, tanto da dover ricorrere ai parenti stretti? e soprattutto, accontentati anche questi, arriveranno ad auto-assegnarsi direttamente i lavori? Purtroppo però nonostante il tono scanzonato c’è davvero poco da ridere! Spoleto è una città in ginocchio e certe macchiette della politica ci rendono ridicoli agli occhi della gente! Per il momento attendiamo con ansia le risposte dell’Amministrazione – anzi presenteremo una interrogazione in merito – cossicchè possa iniziare un nuovo atto di questa patetica commedia che si chiama Amministrazione Brunini e speriamo di arrivare presto alla fine, magari con un intervento diretto della Procura Generale della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica che saranno a breve informate ufficialmente”.
Fin qui Panfili che ha dato fuoco alle polveri. Ma la polemica sulla gara sembra destinata ad ampliarsi a macchia d’olio anche fra gli stessi partiti che sostengono il primo cittadino. A cominciare dai margheritini e dai socialisti che starebbero chiedendo conto ai propri rappresentanti in seno al Cda dell’ASe delle procedure concorsuali attuate dall’azienda municipalizzata. Nel mirino dunque Wilma Fiata (per la Margherita) e Paolo Piccioni (Socialisti). Quest’ultimo pare che sarà ascoltato stasera dalla segreteria, nel corso di una riunione durante la quale si dovrebbe decidere anche la candidatura di almeno uno spoletino alle prossime elezioni politiche (a dispetto delle anticipazioni, che volevano Patrizia Colangeli e Gilberto Stella candidabili rispettivamente alla Camera e al Senato, pare che sarà proposto solo il nome del giovane Marco Bocci per Montecitorio).
Tornando all'appalto dell'ASe sembra che la vicenda sta creando qualche imbarazzo anche all’interno della segreteria dei diesse. Non si esclude che a breve possa esserci un summit fra i vertici dei due partiti confluiti nel Pd per capire meglio la situazione.
(Pubblicato alle 13.06)
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