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Ternana, tifosi nel mirino dopo derby | Breda lavora per Avellino col rebus attacco

Tifosi della Ternana sotto il mirino del Gos, l’Osservatorio Sportivo attivato dal Ministero dell’Interno che vigila sul corretto svolgimento degli eventi sportivi e sul comportamento dei tifosi, dopo i fatti post derby Perugia-Ternana del 5 marzo scorso. Al rientro dei giocatori rossoverdi al “Garden”, infatti, un gruppo di individui, ha atteso il pullman nei pressi del piazzale della struttura ricettiva. Da una contestazione rumorosa, si è passati presto ad azioni più pesanti, come il lancio di una bottiglietta di plastica contro il vetro del mezzo, che ha causato diverse migliaia di euro di danni.

Subito erano intervenuti gli agenti della Questura, che hanno scongiurato il peggio, ma il fatto non è rimasto senza seguito anche perché la determinazione del Gos n. 10/2016 ha rimarcato il

“deplorevole comportamento posto in essere dai tifosi della Ternana in occasione del rientro della squadra dopo la gara “Perugia – Ternana” del 5 marzo 2016”.

Tramite indagini e l’acquisizione dei filmati registrati dalle numerose telecamere in zona, gli agenti della Digos avrebbero stretto il cerchio tra alcuni tifosi, una ventina, ritenuti presunti responsabili del gesto che potrebbero essere accusati per violenza privata e manifestazione non autorizzata.

Mentre la partita si gioca anche fuori gli stadi, per la Ternana l’appuntamento più importante è sul campo dell’Avellino nel Monday Night del “Partenio”.

Nella giornata di venerdì si è svolto l’ultimo allenamento a porte aperte per la Ternana di Roberta Breda, tra molte novità. Si continua a lavorare intensamente sul campo, con grande attenzione ai singoli reparti. Breda vuole costruire una squadra solida e, allo stesso tempo, dare maggiore consistenza alla prima linea, dove Ceravolo sembra essere l’unico sicuro di una maglia da titolare. Molta attenzione è stata dedicata alle giuste distanze tra le linee, uno dei punti debole dei rossoverdi che spesso sono sembrati ‘lunghi’ e poco compatti. I ragazzi di Breda hanno lavorato con attenzione e accortezza sui movimenti, schierati con diversi moduli. Il tecnico rossoverde ha provato il 3-5-2 e il 4-4-2, con la variante del trequartista, una novità assoluta rispetto alle ultime uscite.

In quel ruolo si è visto a sorpresa Signorelli, vista l’assenza dal terreno di gioco di Falletti che ancora lavora a parte rispetto al resto del gruppo, uno degli uomini tenuti ‘a riposo’ e ora rispolverati dalla panchina, con Busellato e Palumbo in mediana, visto che quest’ultimo ha recuperato a tempo di record da un guaio muscolare che gli ha precluso la convocazione in nazionale under 20, convocazione raccolta invece da Valjent che è partito per la sua Slovacchia. Signorelli è stato anche provato in mediana con Busellato, e questa è sembrata essere la coppia che possa offrire più garanzie, anche se il giovane Palumbo scalpita.

Altra novità della seduta di oggi è stata la consegna di una casacca gialla ad Avenatti, che dopo settimane viene provate tra la possibile formazione titolare, ma l’atteggiamento ‘ciondolante’ dell’uruguaiano non sembra averne tratto beneficio, nonostante qualche buono spunto. Ceravolo è sembrato invece in gran forma, è l’uomo che tutti cercano e quello che trascina la squadra, ma Breda sembra non aver ancora deciso che spalla affidargli. Gondo è sembrato l’uomo più indicato a coprire il ruolo di seconda punta, almeno per quanto visto in campo, ma la sua velocità e la sua grinta, non sono al servizio di una tecnica e incisività altrettanto importanti. Per questo Breda ha voluto vedere Avenatti, che sul piano tecnico, contro una difesa non blindata come quella dei biancoverdi, potrebbe trovare le chiavi per aprire il match.

Anche sugli esterni, dove Dugandzic sembrava avere una maglia assicurata da titolare, si è visto in via sperimentale Santacroce che nei giorni scorsi aveva fatto intendere chiaramente di essere pronto a dare il suo contributo alla squadra. Il suo impiego sulla corsia destra è solo un’ipotesi, ma Breda lo ha tenuto in quella posizione per quasi tutta la seduta. Difficile pensare a pretattica, atteggiamento al quale Breda non sembra essere abituato, ma mai come in questo caso la formazione che ha in mente il tecnico sembra un rebus.