Istituzioni

Galleria Nazionale dell’Umbria, 100 anni e non sentirli

Cento anni di storia e di cultura. Era il 17 gennaio del 1918 quando nasceva, con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale,  la Galleria Nazionale dell’Umbria. Proprio ieri, un secolo dopo, il prestigioso museo perugino, l’unico in tutta Italia che ha sede in un palazzo pubblico, ha festeggiato e lanciato i nuovi progetti che caratterizzeranno il 2018.

A fare gli onori di casa, in una sala Podiani gremita di istituzioni e tanta società civile,a sottolineare il forte legame che la Galleria ha con i perugini, alla guida del museo da due anni, Marco Pierini che non nasconde una certa emozione. Illustrando le attività future, he dovrebbero all’enorme patrimonio culturale della Galleria una forte spinta innovativa, Pierini ha detto “Si tratta di un progetto articolato in due filoni, scandito da singoli elementi che verranno inaugurati uno al mese, per tutto l’anno. Il primo filone è quello più strutturate e duraturo che rinnova completamente l’immagine della Galleria con nuovo logo, sito internet, app, audioguide e segnaletica. L’altro è quello degli eventi che avrà il suo cuore in tre  mostre”.

Il primo evento espositivo ha un titolo che arriva fino al cuore: “Tutta l’Umbria una mostra. La mostra del 1907 e l’arte umbra tra Medioevo e Rinascimento” (11 marzo-10 giugno) curata da Cristina Galassi con cento opere di autori come Gentile da Fabriano, Niccolo di Liberatore, Matteo da Gualdo e Perugino in un percorso di grande impatto visivo che coinvolgerà l’intera regione. Poi, dal 22 settembre a gennaio 2019torneranno ad essere esposte una  selezione di opere custodite nei depositi della Galleria e sulla quale sta lavorano un pool di 15 studiosi. Infine, come tradizione vuole, tra le due mostre saranno esposte anche delle fotografie legate alla musica  di Guido Harari e che saranno legate ai concerti di Umbria Jazz e del Trasimeno Music Fest.

Tornando alle importanti rivoluzioni strutturali che riguarderanno la fruizio del patrimonio culturale della Galleria, si punterà molto sulla percezione visiva, auditiva e dove il visitatore, al centro di questa dinamica, sara libero di scegliere un percorso analogico o digitale, la scheda cartacea da raccogliere e conservare, il pannello illustrativo da leggere, o mini guide “immersive”. La fruizione passiva sarà affidata alla tecnologia dei beacon e in guide hi-tech che, attraverso smartphone, racconteranno la storia delle opere, il suo contesto socio-culturale e le particolarità tecniche.