L'ingegner, Simonini ha dato mandato all’Anas di avviare immediatamente tutte le attività necessarie alla tempestiva apertura della canna esistente, che collegherà le Marche con l'Umbria
Il Commissario Ing. Massimo Simonini, dopo una serie complessa di procedure, oggi (24 febbraio) ha dato mandato all’Anas di avviare immediatamente tutte le attività necessarie alla tempestiva apertura della canna esistente (è ancora in fase di progettazione quella nuova) della Galleria della Guinza.
Dopo 30 anni dalla costruzione la struttura era diventata simbolo di una burocrazia che a volte appare inconcludente e che ha lasciato lungo il Paese molte opere pubbliche incompiute. La galleria è stata infatti ripetutamente citata in negativo come l’emblema di ciò che la politica non dovrebbe mai fare.
La costruzione della galleria rientra nel più ampio progetto di realizzazione della strada E78, nota come superstrada Fano-Grosseto o “dei Due Mari”, andando a creare un asse trasversale, oggi mancante, tra il versante adriatico e quello tirrenico di questa parte dell’Italia centrale. La galleria ha inizio sul versante marchigiano nel territorio del Comune di Mercatello sul Metauro (Pu) e, dopo un percorso di 5.960 metri, termina sul versante umbro (581 m s.l.m.) ad ovest di località Parnacciano, nel Comune di San Giustino (Pg). La sua lunghezza ne farebbe il sesto tunnel stradale per estensione in territorio italiano.
“La Regione Umbria – hanno detto la presidente Donatella Tesei e l’assessore Enrico Melasecche in attesa della gara d’appalto per il completamento dei lavori – apprende con soddisfazione la buona notizia. Ringraziamo il Ministro Salvini per aver finanziato con 150 milioni di euro la realizzazione delle opere indispensabili per raggiungere questo obiettivo, ma anche tutti coloro, dirigenti e funzionari, oltre al Commissario, grazie al cui lavoro oggi possiamo guardare con maggiore fiducia a tutta una serie di cantieri che ripartono. Ci auguriamo che quanto prima si possa aprire anche questo, per riscoprire finalmente questo nuovo asse di penetrazione dall’Umbria verso le Marche, favorendo scambi commerciali, turismo e sviluppo”.