Spoleto

Futuro del cementificio, Comune Spoleto preoccupato

Un piano industriale che garantisca la continuità aziendale e tuteli gli equilibri e gli assetti occupazionali. E’ quanto chiede il Comune di Spoleto in merito al cementificio di Sant’Angelo in Mercole (l’ex Cementir passata poi a Italcementi ed ora alla Colacem), alla luce anche degli ultimi sviluppi in merito alla cava, con i lavoratori licenziati che dovrebbero essere riassorbiti da un’azienda dell’eugubino anche se senza molte garanzie.

L’Amministrazione comunale torna a chiedere il rispetto degli impegni presi nel 2016 (quando la Cementir passò ad Italcementi), in forza dei quali è previsto l’obbligo di mantenere inalterati i livelli occupazionali nei cinque anni successivi. Un appello che la Giunta ha messo nero su bianco nel corso della seduta di ieri, anche alla luce dei dubbi e delle preoccupazioni che, visti gli attuali sviluppi, si stanno ingenerando tra i lavoratori e nell’opinione pubblica circa la possibilità di una reale acquisizione del complesso produttivo.

La situazione, così come è avvenuto negli ultimi mesi, continua ad essere costantemente monitorata dal Comune di Spoleto, non solo per quanto riguarda gli impegni presi in merito all’occupazione, ma anche in relazione allo sfruttamento della cava, la cui attività estrattiva deve essere sorvegliata con estrema attenzione.

L’Amministrazione comunale ritiene quindi necessario che la società proprietaria presenti quanto prima un piano industriale, sollecitando al contempo l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico.