Finisce nel peggiore dei modi la corsa al titolo del Preci: in un finale tesissimo la Roma piega le Leonesse, ma con grandissimi dubbi per delle decisioni arbitrali che hanno nettamente favorito la società ospitante.
In avvio brivido per il Preci, con un colpo di testa di Tittoni che fa la barba al palo. Dall'altra parte è brava Tolotti a liberare un destro messo in angolo da Giustiniani. Al 9' Braiato mette in angolo un tiro da fuori di Benvenuto. L'iniziativa è della Roma, ma le giallorosse si fanno vive solo su tiri da lontano, come al 10' quando Pastore impegna Braiato. Al 12' il sinistro di Neka da buona posizione termina non lontano dal palo. La stessa Neka, dopo un'azione di forza, serve Pinto Dias sotto porta, ma Benvenuto salva sulla linea. La risposta delle ragazze di Lelli è una doppia conclusione di Pomposelli e Guercio sventata da Braiato. Dopo un altro intervento di piede di Braiato, decisione cervellotica del primo arbitro: invece di lasciar correre l'azione con palla finita in rete, viene assegnato un rigore al Preci, con Giustinani che se la cava dal rosso diretto. Bisognin è comunque fredda nel segnare dal dischetto l'1-0. Al 17' il Preci fallisce una favorevole ripartenza e sul capovolgimento di fronte è Braiato a chiudere tutto. Nel finale il pari della Roma con schema su punizione finalizzato da Pomposelli.
Nella ripresa è sempre la Roma a fare la partita, ma le giallorosse sbattono contro la difesa organizzata intorno a Scopa, in cui è pregevole anche la prestazione di Neka. Pastore ci prova ancora da lontano, ma Braiato mette in angolo; poi è lo stesso portiere del Preci a dire di no su tiro di Guercio. Le umbre si riaffacciano all'8', ma su Tolotti ben servita Neka, salva in scivolata Tittoni. Al 9' l'episodio che spacca in due la partita: Guercio vince un rimpallo a metà campo e si presenta davanti a Braiato, battendola per la rete del 2-1. La Roma gestisce il possesso ed il Preci non riesce a cambiare passo, ma le padrone di casa non trovano il gol della sicurezza: Di Renzo prima trova una superlativa Braiato e poi Scopa a respingere sulla linea. Il 3-1 arriva solo con un rigore alquanto generoso assegnato per un fallo su Pomposelli. Nel finale nervosissimo viene prima espulso Basile dalla panchina e poi Pinto Dias per proteste. Le Leonesse difendo alla grande in inferiorità numerica e la Roma non passa; Braiato si conferma il miglior portiere del torneo respingendo due tiri liberi delle giallorosse. Per il Preci sarà solo finale per il terzo posto; la stagione delle rosso-celesti finirà dove era cominciata: contro le fiorentine dell'Isolotto, però, non ci saranno Neka e Pinto Dias.
Virtus Roma: Moretti, Pomposelli, Guercio, Sbarra, Alvino, Benvenuto, Tittoni, Cavariani, Agnello, Pastore, Giustiniani, Di Renzo. All. Lelli
Futsal Preci: Braiato, Bisognin, Scopa, Dalla Pozza, Pedace, Neka, Pinto Dias, Tolotti, Messi, Sotgiu. All. Basile
Arbitri: Perottoni di Rovereto e Sessa di Foggia
Primo tempo (1-1): 15'Bisognin (rig.) 18'Pomposelli
Secondo tempo (2-1): 9' Guercio 15'Alvino (rig.)
Ammoniti: Giustiniani, Neka.
Espulsa: Al 16'Pinto Dias per proteste.
Le dichiarazioni a fine partita del Presidente Raffaele Basile:
A poche ore dal termine della sfortunata partita con la Virtus Roma, mi sento di congratularmi, prima di tutto, con le ragazze e con lo staff tecnico, medico e dirigenziale della Futsal Preci, per aver dimostrato, ove ce ne fosse stato ancora bisogno, di essere all'altezza della principale competizione di calcio a 5 femminile.
Per il secondo anno consecutivo ci troviamo a dover lasciare, con grande amarezza, la corsa alla Scudetto ad un passo dalla finale.
Ritengo, non solo a causa dell'arbitraggio della semifinale e che è stato sotto gli occhi di tutti, di guidare una realtà non troppo ben vista in questo mondo. Già lo scorso anno non trovammo adeguato il sorteggio che, come migliore testa di serie, ci mise di fronte, al primo turno il Torrino, migliore seconda; cosa che ci penalizzò profondamente nella semifinale contro l'ISEF. Senza rivangare troppo, tra notevoli traversie, nella fase a gironi, ci siamo confrontati con le squadre che si contenderanno il titolo (Virtus Roma e Città di Montesilvano), rischiando l'eliminazione per la cervellotica decisione di escludere (o no?) l'ISEF nel girone sud. La direzione di gara del match contro la Virtus Roma è, quindi, solamente la punta di un iceberg che, ormai da tempo, vediamo crescere sopra le nostre spalle.
A nome della società tutta ed a tutela del lavoro e degli sforzi che tutte le componenti di essa hanno profuso in questi anni, posso dire che siamo stanchi di essere considerati come un corpo estraneo del futsal femminile, come se le nostre atlete fossero “meno atlete” delle altre. Sembra quasi che, invece di correre i 1500 metri, dobbiamo fare i 3000 siepi; a discapito dei sacrifici e degli investimenti che su questa realtà sono stati fatti in questi anni.
Con queste prospettive ritengo sia difficile dover pensare di affrontare serenamente persino la serie A, un sogno che, da sempre, abbiamo coltivato.
Il Presidente Raffaele Basile