La comunità di Castiglione del Lago si interroga sui possibili effetti, per il territorio, della fusione per incorporazione di Coop Centro Italia con Unicoop Tirreno, che porterà alla nascita di Unicoop Etruria.
Dopo l’avvio dei confronti tra le due cooperative e le organizzazioni sindacali, anche nazionali, ed i timori espressi dai rappresentanti dei lavoratori a livello locale, che ha portato allo sciopero dei dipendenti della sede di Castiglione del Lago e del magazzino, il tema è stato affrontato nell’ultima seduta del Consiglio comunale.
Una seduta molto affollata, a dimostrazione di quanto sia sentito il tema, per il ruolo che ha svolto e svolge Coop Centro Italia nel territorio, assicurando tra l’altro quasi 400 posti di lavoro tra magazzini e sede.
Lavoratori molti dei quali giovedì hanno scioperato due ore, con il presidio davanti alla sede al quale hanno partecipato anche i sindaci di Castiglione del Lago, Matteo Burico, Magione Massimo Lagetti, e Paciano Luca Dini, il consigliere regionale Cristian Betti e alcuni consiglieri comunali di Castiglione del Lago.
Coop Centro Italia ha ricordato che il Piano industriale è stato presentato ai rappresentanti dei lavoratori già il 13 gennaio. Evidenziando, come riconosciuto in una nota sindacale, che i magazzini di Vignale e Castiglione del Lago non saranno interessati da ricadute dirette e in generale tutti gli attuali siti logistici sono considerati funzionali al nuovo progetto” e che “sulle Sedi sarà operata ‘un’ottimizzazione’, ma non sono ancora in grado di quantificare gli eventuali esuberi che si determineranno. È escluso in ogni caso il ricorso a procedure unilaterali di licenziamento collettivo”.
L’interesse su questa vicenda è stato testimoniato anche dalla nutrita presenza di persone all’ultimo Consiglio comunale, proprio per apprendere le notizie relative alle eventuali conseguenze della fusione per il territorio.
Oltre alle rappresentanze dei lavoratori, sono intervenuti tra il pubblico anche i rappresentanti dell’associazione “La Voce dei Cittadini”. Per portare la solidarietà ai lavoratori, ricordando la situazione che ha portato al progetto di fusione. E come nel 2018, quando furono venduti i 29 punti vendita della Toscana di Coop Centro Italia a Unicoop Firenze ,fu istituito tempestivamente un tavolo istituzionale permanente presieduto dall’allora sindaco Batino, con la partecipazione di tutti i capogruppo consiliari, sindacati regionali, RSU e presidente di Coop Centro Italia. “Ora – è stato evidenziato – ci troviamo di fronte ad una situazione complessa, ma di un tavolo del genere non se ne parla”.