Spoleto

Fusione Bps in Banco Desio, domani l’assemblea | Spoleto City forum chiede garanzie

E’ convocata per domani – 7 maggio – alle ore 10 a palazzo Pianciani (ingresso via Walter Tobagi) l’assemblea straordinaria della Bps per la “approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Banca Popolare di Spoleto  S.p.A. in Banco Desio e della Brianza S.p.A. – Deliberazioni inerenti e conseguenti”. Si tratta dell’ultimo passaggio verso la fine dell’autonomia dell’istituto di credito spoletino.

Se i lavoratori, timorosi per le ripercussioni della fusione della Bps in Desio, hanno protestato qualche settimana fa con un presidio fuori dall’istituto di credito promosso dalla Fisac Cgil, ad alzare la voce, chiedendo delle tutele per i risparmiatori spoletini, è lo Spoleto City forum.

Le associazioni aderenti all’organismo in questione, infatti, si sono incontrate nei giorni scorsi con una rappresentanza dei soci della Spoleto Credito e Servizi e della Banca Popolare di Spoleto. L’incontro, richiesto da questi ultimi, è servito per fare proprio il punto sull’attuale stato di avanzamento della fusione.

“Le associazioni – spiegano in una nota – non sono entrate nel merito delle cause e delle motivazioni che hanno portato la banca spoletina  a perdere la propria autonomia e rappresentanza, ma prendono atto che, con l’assemblea del prossimo 7 maggio, si andrà a completare quell’atto di fusione, che chiude definitivamente la storia di una realtà economica e creditizia tutta “nostra”.

Alcuni mesi fa, all’atto cioè della decisione dei Consigli di Amministrazione delle due banche di addivenire a detta fusione, il City Forum, attraverso una lettera aperta alla città, aveva lanciato un appello per ricercare le dovute garanzie per il futuro della BPS, al di là della riconosciuta capacità gestionale del Banco Desio. Garanzie sulla tutela dei livelli occupazionali; sul mantenimento delle professionalità maturate nel tempo; sulla salvaguardia degli immobili di proprietà della banca; sulla parziale permanenza della Governance a Spoleto. Una legittima richiesta avanzata da quel mondo associativo che, con le 46 associazioni aderenti,  rappresenta un considerevole steccato socio economico del territorio, appello che, purtroppo, non è stato raccolto da alcuno.

D’altra parte – è il commento del City forum – dobbiamo solo prendere atto che intorno alla vicenda della Banca Popolare, in tutti questi anni,  non si sono mai registrati concreti interventi delle forze politiche, sindacali ed istituzionali, a tutti i livelli, atte a salvaguardare le primarie peculiarità di una banca locale. Una mancata reazione che, con il tempo, si è trasformata in una sorta di rassegnazione e di accettazione passiva degli accadimenti”.

Il City Forum quindi, alla luce di ciò che è emerso nell’incontro in questione, ha inteso condividere e sostenere le istanze che la rappresentanza dei soci  intende avanzare in occasione della prossima Assemblea.

Ovvero:

a)   Riconoscimento del valore reale delle azioni della BPS, compatibile cioè con i dati di bilancio, in considerazione del fatto che non vi è stata possibilità oggettiva di conoscenza ed approfondimento della relazione dei tecnici all’uopo designati;

b)   Approfondimento della perizia, sembrerebbe non ancora pubblica, con la quale sono stati individuati i valori di riferimento utili a stabilire il rapporto di concambio fra i due Istituti, apparentemente sfavorevole per quello spoletino;

c)   Assicurazione sul mantenimento del presidio territoriale della Banca, attraverso una revisione organizzativa che assicuri le autonomie gestionali e soprattutto la giusta adeguatezza di risposta alla clientela;

d)   La salvaguardia dei livelli occupazionali con l’assicurazione di espletare le singole mansioni direttamente sul territorio, senza cioè trasferimenti, sì legittimi, ma certamente penalizzanti per gli interessati.

L’auspicio fatto proprio dalle Associazioni presenti ed aderenti è quello di veder realizzati i propositi su esposti, la cui condivisione, da parte di chi ha la possibilità e l’autorevolezza di decidere in tal senso, eviterebbe futuri interventi di sensibilizzazione sociale.