Mandanti locali dietro il furto di farmaci avvenuto a giugno. E’ quanto si apprende in una nota diffusa da Federfarma che pur invitando alla cautela non esita a spiegare che ad ordinare la sottrazione di 870mila euro di medicinali sono state delle menti umbre. Dopo una breve tregua, sembrano essere ripresi i furti di farmaci ad alto costo negli ospedali. Lo segnala sul suo sito Federfarma, l’associazione che riunisce i titolari di farmacie, dopo i colpi messi a segno nelle ultime due settimane, il primo a Isernia a fine luglio, e l’altro a Camerino, in provincia di Macerata, nei primi giorni di agosto.
A questi due può aggiungersi appunto il furto registrato ai primi di giugno all’Asl di Perugia, del valore di circa 870mila euro di farmaci della distribuzione diretta. Ingente anche il valore del colpo messo a segno a Isernia, di 240mila euro, mentre più contenuto quello di Camerino, di circa 40mila euro tra anticoagulanti e antitumorali sottratti. In questo caso però i ladri sono riusciti a entrare da una porta secondaria tra farmacia e obitorio, facendo cioè lo stesso percorso che era stato utilizzato in un altro furto, fatto nello stesso ospedale lo scorso gennaio, di più di 100mila euro di medicinali.