Questa mattina, a Città di Castello, i Carabinieri hanno arrestato due persone, un ragazzo ed una ragazza entrambi minorenni, con l’accusa di tentata rapina.
Fondamentale per la loro cattura è stato l’apporto fornito da due cittadini, un italiano ed un uomo di nazionalità tunisina, involontari testimoni dell’accaduto.
I fatti – Intorno alle 10.30 una donna 83enne abitante nel quartiere La Tina, è rientrata presso la propria abitazione trovando la porta aperta. All’interno ha sorpreso due giovani intenti a rubare. L’anziana ha iniziato ad urlare chiedendo aiuto. Le sue grida sono state udite da un giovane tunisino, disoccupato, ma con regolare permesso di soggiorno, che si trovava nei pressi in vista ad alcuni parenti. Senza pensarci su si è precipitato in soccorso della donna trovandosi faccia a faccia con i ladri. Avendo immediatamente compreso cosa era accaduto, l’uomo ha tentato di bloccare il giovane malvivente ingaggiando una colluttazione. Il ladro però ha minacciato di sparargli sostenendo di essere armato, cosa rivelatasi falsa. La complice, per consentire la fuga del ragazzo, ha ripetutamente colpito il tunisino con un ombrello, finchè entrambi non sono riusciti a fuggire. Alla scena ha assistito anche un secondo uomo, vicino di casa della vittima, che si è precipitato a dar man forte senza però riuscire a bloccare i ladri. Fondamentale è stata la sua indicazione circa la descrizione dei malviventi, fornita nell’immediatezza ad un carabiniere, libero dal servizio, che abita poco distante dall’abitazione dell’anziana. Una volta ricevuto l’allarme, la centrale operativa della Compagnia Carabinieri Città di Castello ha fatto convergere in zona quattro pattuglie della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile.
Gli sviluppi – Dopo pochi minuti un commerciante ha riferito ai militari di aver poco prima notato, nei pressi della stazione ferroviaria, due persone che corrispondevano alla descrizione dei malviventi. A questo punto gli uomini dell’Arma hanno circondato la zona riuscendo ad individuare i ricercati in prossimità di Viale Vittorio Veneto. Una volta bloccati ed ammanettati, i malviventi sono stati condotti in caserma.
Dall’esame delle impronte digitali sono emersi, in particolare a carico dell’uomo, un numero impressionante (svariate decine) di precedenti arresti e denunce, spesso per furti in appartamento, e quasi sempre con generalità diverse. Si tratta comunque di due nomadi senza fissa dimora, temporaneamente stanziati nei pressi di Perugia.
Sono stati arrestati con l’accusa di tentata rapina e tradotti presso il carcere minorile di Firenze a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.