(Ale. Chi.) – Non c'è pace in Alto Tevere: l'ondata di furti in abitazioni e esercizi commerciali è ripresa in queste ore. A Città di Castello, è stata presa di mira l'abitazione del parroco. I ladri hanno approfittato della sua assenza: l'uomo era infatti impegnato a celebrare la messa, ed il tutto è accaduto in pochi minuti. Il bottino non avrebbe comunque un valore ingente. Ora la polizia sta indagando sull'accaduto, e sembra, dalle prime indiscrezioni, che il sospetto potrebbe ricadere anche su due uomini, con l'accento non umbro, i quali, secondo alcune testimonianze, avrebbero chiesto nei giorni scorsi gli orari delle celebrazioni liturgiche in un bar della zona.
A Umbertide, invece, nella notte è stata svaligiata una profumeria, in Via Martin Luter King: i ladri hanno usato un tombino per spaccare la vetrina del locale. L’allarme anti intrusione è scattato alle 2.50 circa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, con una pattuglia dell’aliquota radiomobile della Compagnia Città di Castello, che in quel momento si trovava proprio ad Umbertide. L'arrivo dei militari ha messo in fuga i malviventi, che hanno abbandonato sul posto sia dei grossi scatoloni all’interno dei quali avrebbe dovuto essere riposta la merce rubata, sia un furgone Renault Kangoo, con le portiere ancora aperte, che sarebbe servito per trasportare la refurtiva. Il veicolo, ora posto sotto sequestro, è risultato essere stato rubato pochi giorni fa in provincia di Ravenna. Molto probabilmente i malviventi, che sono riusciti a portare via solo alcune decine di profumi, si sono allontanati a bordo di un secondo mezzo, che non è stato però individuato. Ora le indagini si stanno concentrando su probabili sospetti, e non è escluso che ci sia un filo rosso che collega il furto avvenuto a San Giustino nella profumeria “Simona” lo scorso 20 gennaio.
Riproduzione riservata
Aggiornato ore 17.15