Ale.Chi.
Il gip del tribunale di Perugia, Alberto Avenoso, ha disposto i provvedimenti per cinque nomadi stanziati a Grosseto, al termine delle indagini che riguardano il furto della villa perugina dell'allenatore del Livorno Walter Alfredo Novellino, la sera del 5 agosto. Per tre di loro si sono aperte le porte del carcere, mentre per gli altri due si tratta di arresti domiciliari e di obbligo di dimora nel comune di Grosseto, ma due ordinanze devono ancora essere eseguite. Quella notte furono rubati dalla villa preziosi per un valore complessivo di circa 400 mila euro.
Le indagini sono state svolte dal personale dell'Aliquota Carabinieri (Sezione di Polizia Giudiziaria) insieme al personale della Stazione Carabinieri di Perugia.
Il furto era avvenuto in una villa isolata in un quartiere residenziale di Perugia, tra la sera e la notte, quando sia l'allenatore che tutti gli altri componenti della famiglia si trovavano allo Stadio Renato Curi per una partita di calcio. I ladri, per entrare in casa, avevano rotto una finestra protetta da grate blindate e disattivato l'antifurto. Una volta entrati, erano riusciti a scassinare una cassaforte a muro e a portare via un armadio corazzato del peso di oltre 350 Kg. Al suo interno c'erano gioielli, orologi e medaglie sportive in oro non coperti d'assicurazione.
Le indagini sono partite dai rilievi sul posto, da materiale repertato come frammenti di vernice verde da trascinamento della cassaforte, come anche da unnumero di targa parziale fornita da testimoni. In questo modo gli inquirenti sono riusciti a rintracciare l'auto usata dai malviventi, una Citroen Picasso di colore grigio noleggiata dall'AVIS di Grosseto da una donna residente in città. L'autovettura, che era stata poi venduta, è stata rintracciata: sul suo paraurti posteriore c'erano profondi graffi e scalfitture con tracce di vernice verde, non appartenenti in origine all'autovettura. Grazie alle analisi di laboratorio svolte dal team del Prof. Aldo Romani del Dipartimento di Chimica dellUniversità di Perugia, si è poi appurato che la vernice verde sull'auto era la stessa della cassaforte portata via dalla casa di Novellino.
Ulteriori indagini sono state svolte sia in un struttura ricettiva del Lago Trasimeno, dove gli autori del furto avevano soggiornato nei giorni precedenti, fornendo tra l'altro false generalità, sia attraverso l'analisi di tutti i riscontri che man mano venivano effettuati. I militari sono così riusciti a rintracciare tutti i ladri e a scoprire quali fossero le loro attività. Si tratta di cinque persone, pluripregiudicate, di cui due donne, di età compresa tra i 35 ed i 28 anni.
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