Continuano a spron battuto le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Assisi in relazione ai furti di rame che la notte del 04 febbraio hanno portato gli uomini del Maggiore Marco Sivori ad arrestare in flagranza sei persone responsabili di avere trafugato dieci quintali circa di “oro rosso” da una cava di inerti di Umbertide. Gli investigatori hanno eseguito, su delega dei Magistrati, una prima tranche di perquisizioni nelle abitazioni di due degli arrestati nel corso delle quali hanno rinvenuto materiale per l’edilizia trafugato identico per quantità e qualità a quello rinvenuto nella disponibilità dei sei indagati.
All’alba di ieri è stata portata a termine la seconda parte di perquisizioni disposte dalla magistratura perugina a carico di una ditta responsabile, secondo i militari, di avere ricettato il materiale asportato dal gruppo criminale. Anche in questa circostanza il quantitativo di rame (bobine, cavi elettrici industriali e molto altro ancora) è stato tale da rendersi necessaria l’apposizione dei sigilli all’intero immobile all’interno del quale era stato stipato “l’oro rosso”.
Gli inquirenti, si apprende, stanno continuando a fare luce su un “mondo sommerso” di refurtiva risalente, secondo le prime indiscrezioni, anche a furti commessi anni or sono. Le ultime perquisizioni hanno infatti ampliato il panorama investigativo coinvolgendo soggetti apparsi inizialmente estranei ai fatti.
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