Preso il ladro che a marzo aveva rubato all’interno dell’ospedale di Spoleto, riuscendo anche a portare via un’auto parcheggiata nei pressi del San Matteo degli Infermi. Si tratta di un 27enne, italiano, che stava scontando gli arresti domiciliari proprio in città.
A stringere il cerchio su di lui sono stati gli agenti del commissariato di polizia di Spoleto, coordinati dal vicequestore aggiunto Claudio Giugliano.
Nelle scorse settimane, tra l’altro, l’auto rubata era stata ritrovata nel Lazio, abbandonata dopo un incidente stradale.
Il furto all’interno dell’ospedale era avvenuto a fine marzo. Un ladro si
era furtivamente introdotto in una zona defilata rispetto alla struttura principale, scassinando degli armadietti utilizzati da alcuni operatori della struttura sanitaria. Erano stati portati via denaro, carte di credito ed altri effetti personali del personale addetto alle pulizie all’interno del nosocomio. Erano state rubate anche le chiavi di un’auto, una Suzuki, con la quale il ladro si sarebbe poi allontanato dall’Umbria, raggiungendo Roma.
Gli inquirenti, dunque, hanno stretto il cerchio sul 27enne, che è stato arrestato anche per ulteriori condanne già gravanti a suo carico, oltre quella commessa quando a marzo si trovava a Spoleto.
Fra i numerosi reati a suo carico si annoverano precedenti furti, rapina, ricettazione nonché reati in materia di stupefacenti. Il giovane è stato dunque condotto in carcere. Oltre al reato di furto, dovrà rispondere anche di evasione dagli arresti domiciliari.
Gli uomini del commissariato di polizia spoletino erano arrivati sulle sue tracce dopo alcuni accertamenti avviati subito dopo che il giovane era evaso dalla misura restrittiva degli arresti domiciliari che stava scontando proprio a Spoleto, avviando le indagini. Era emerso, infatti, che il 27enne prima di darsi alla fuga si era recato presso l’Ospedale di Spoleto dove aveva perpetrato il furto, fuggendo a bordo dell’autovettura rubata. All’interno del veicolo ritrovato nella zona di Aprilia erano stati ritrovati pure degli effetti personali sottratti dagli armadietti del San Matteo degli Infermi. Durante la sua fuga, il giovane aveva effettuato anche dei prelievi di denaro, per un importo complessivo di 800 euro.