Gronde di rame rubate a Narni e all’interno della scuola elementare “Cianferini” in Via Narni a Terni. Sono stati identificati e arrestati due ventenni.
Nella mattinata di venerdì scorso, i Carabinieri della Stazione di Narni Scalo, in collaborazione con la Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Amelia, hanno arrestato un 20enne straniero per furto aggravato, resistenza e lesione a Pubblico Ufficiale. I militari sono sopraggiunti presso la stazione ferroviaria di Narni Scalo dove una passante, aveva notato un ragazzo scendere dal tetto con un borsone. Alla vista della pattuglia il giovane si è dato alla fuga, abbandonando tre borsoni contenente gronde e discendenti di rame precedentemente rubati e ha tentato di nascondersi nelle vicinanze della stazione. Il giovane, un 20enne albanese, senza fissa dimora e gravato da precedenti, è stato arrestato. Il militare che lo ha fermato ha riportato una prognosi di 7 giorni per lievi lesioni. L’intera refurtiva è stata recuperata e restituita agli aventi diritto. Il giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei confronti del 20enne la misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Terni.
Intorno alle 10:45, alla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Terni è giunto un allarme d’intrusione all’interno della scuola elementare “Cianferini” in Via Narni. Nel corso dell’ispezione esterna i militari hanno notato un giovane in sella ad una bicicletta che, alla loro vista, si è dato alla fuga nel Villaggio Campomaggio. Il giovane, identificato in un 20enne albanese gravato da precedenti, è stato bloccato: sottoposto a perquisizione, all’interno del suo zaino, sono stati rinvenuti parti di pluviali in rame piegate, per un peso complessivo di circa 12 Kg, un frullino, una tenaglia ed una chiave inglese modulabile.
Il giovane, dopo essersi introdotto nella scuola mediante il taglio della rete metallica di recinzione, ha asportato le grondaie di tutto l’immobile. Il 20enne è stato arrestato per furto aggravato e portato ai domiciliari. Il giudice ne ha disposto la liberazione, essendosi l’indagato avvalso dei termini a difesa. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto e gli arnesi da scasso sottoposti a sequestro.