Dal mese di dicembre, i Carabinieri di Perugia sono stati impegnati a seguire una banda di ladri sospettati di essere responsabili di numerosi reati, commessi nella zona di Perugia e dintorni. Inizialmente, le indagini, condotte iniseme ai militari della Sezione di Polizia Giudiziaria ed ai Carabinieri della Stazione di Ponte Pattoli, hanno appurato che i ladri erano cittadini di etnia albanese, i quali avevano preso di mira la provincia di Perugia, saccheggiandola in lungo e in largo, per poi sparire improvvisamente, trasferendosi temporaneamente all'estero. Durante la loro assenza il clima in città sembrava essere tornato ad una relativa.
I militari sono ritornati sulle tracce della banda solo all'inizio del mese di febbraio: sono coìs partite nuove indagini, utili a scoprire il numero dei complici, la loro identità, gli obiettivi prefissati da colpire ed il loro modus operandi.
Si trattava di unorganizzazione composta da tre cittadini albanesi, P. K., nato in Albania classe 1979, domiciliato a Perugia, capo della banda; P. E., nato in Albania classe 1991, domiciliato a Perugia e S. M., nato in Albania classe 1991 e domiciliato Corciano, che si era specializzato nella commissione di furti a danno di abitazioni e proprietà isolate. I ladri compivano i loro furti con autovetture di proprietà della banda: il capo lasciava i complici in prossimità della meta che poi costoro raggiungevano a piedi.
Proprio nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, la banda è entrata in azione: dopo aver tagliato la recinzione della proprietà dell'azienda Molini Popolari riuniti di Perugia, a Mugnano, i ladri vi si sono introdotti, uccidendo e portando via due suini, poi macellati e cucinati. Dopo la ricca cena i tre sono nuovamente usciti dalla loro abitazione per introdursi allinterno di una casa nel comune di Collazzone, forzando una finestra, rubando monili e preziosi, mentre i proprietari stavano dormendo.
I malviventi, che nel frattempo stavano rientrando presso l'abitazione del capo banda, sono stati immediatamente localizzati dai militari impegnati nel servizio di monitoraggio che sono riusciti a bloccarli, con non poche difficoltà, lungo il raccordo autostradale Perugia Bettolle, in località Prepo a bordo della loro autovettura. La perquisizione veicolare e personale, immediatamente eseguita, ha permesso di rinvenire bombolette di spray urticante, tre passamontagna, nonché numeroso materiale da scasso tra cui un frullino artigianale idoneo a forare persiane, utilizzati per il compimento delle azioni delittuose.
Nella loro abitazione è stato inoltre ritrovato dell'altro materiale edile, le carni dei suini macellati, biglietti di gratta e vinci, banconote contraffatte, nonché un cellulare e targhe di autovetture di media e grossa cilindrata intestate a connazionali che dai primi accertamenti risultano già vendute nel paese dorigine. Tutto sequestrato.
A carico dei tre sono state rinvenute tracce e corpi di reati che li indicano quali probabili autori di precedenti episodi delittuosi della stessa specie commessi recentemente in danno di esercizi pubblici e private abitazioni insistenti nella zona di Pila di Perugia e periferia circostante.
Gli arrestati sono stati associati presso la locale casa circondariale con l'accusa di furto aggravato in concorso, detenzione di monete false, uccisione di animali e ricettazione.