Trasimeno

Fuori onda “hard” in Consiglio comunale, indagine interna e azioni verso chi lo ha diffuso

“Potremmo parlare del dolore di questa azienda di fronte al fatto che ad ottobre ci lascerà XX. Un pezzo importante di questa azienda che se ne va. Beata lei: si godrà la pensione e scoperà dalla mattina alla sera. Sempre che trovi chi la scopi. Perché secondo me lì bisogna essere in due. Perché il buco più importante da tappare…”. Inizia così il minuto registrato nella Sala Consiliare di Castiglione del Lago, mentre si preparavano i microfoni per la seduta dello scorso 24 aprile.

A parlare, non sapendo che l’impianto di registrazione fosse acceso, un dipendente comunale, che così si è espresso, facendone nome e cognome, di una collega prossima alla pensione. Parole che poi discettavano, con dovizie di particolari, sulle pratiche sessuali più consone.

Il video, per un errore, è stato pubblicato online sul portale del Comune di Castiglione del Lago nella sezione in cui sono disponibili le sedute del Consiglio. Immagini poi rimosse, ma dopo che il video era stato scaricato e fatto circolare sulle chat.

Una vicenda per la quale è scattata anche un’indagine interna, in attesa di eventuali querele dalla parte offesa. Per censurare le parole oscene del dipendente comunale, ma anche per capire come il video sia stato pubblicato sul portale istituzionale dell’Ente.

Intanto a nome dell’amministrazione comunale il sindaco Matteo Burico ha espresso parole di condanna dell’accaduto. La sera stessa ha chiesto chiarimenti e incontrato i dipendenti coinvolti. Ha censurato verbalmente il comportamento del dipendente protagonista dell’episodio, “nei confronti del quale – viene scritto in una nota – saranno adottati tutti i provvedimenti previsti dalla normativa vigente in materia, ivi compreso il procedimento disciplinare”.

La nota di Burico prosegue: “Personalmente il sindaco condanna i temi e i toni utilizzati che offendono, non solo la persona coinvolta, ma tutto il genere femminile, toni che non lo rappresentano nel modo più assoluto. Ribadiamo la forte condanna dell’episodio, scusandoci pubblicamente con la dipendente e con tutta la cittadinanza. Ora l’unica preoccupazione dell’amministrazione comunale è quella della tutela della dipendente coinvolta, sicuramente lesa dall’ulteriore diffusione delle immagini tramite mezzo stampa e social. Saranno messi in campo tutti i mezzi disponibili per il rispetto della riservatezza e della privacy degli interessati. A tutela dell’immagine dell’ente rappresentato e delle persone coinvolte, l’amministrazione comunale si riserva di tutelarsi nelle opportune sedi, anche nei confronti di chi sta diffondendo la registrazione”.