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“Fuori i corrotti da politica e pubbliche amministrazioni”, la proposta moralista di Wolfgang Bernelli

Nonostante la grave crisi economica mondiale, il fenomeno della corruzione in Italia sembra non aver subito alcun ridimensionamento accettabile con uno spreco di risorse che il Presidente della Corte dei Conti Giampaolino ha quantificato in 60 miliardi di euro l’anno, 15 in più della manovra “Salva Italia” del Governo Monti che, per mettere in sicurezza i conti dello Stato, ha chiesto agli italiani pesanti sacrifici.

E’ chiaro come nel complesso “sistema di corruzione” vi siano altre forme che si sviluppano soprattutto nelle piccole realtà “comunali” e “provinciali” destando particolare allarme e preoccupazione e, allontanando i cittadini dalla politica, dai partiti e dalle istituzioni, creano un pericoloso vuoto democratico. Al di là delle responsabilità penali individuali, che tocca alla magistratura accertare nel rispetto della presunzione d'innocenza e di ogni altra garanzia processuale, FLI ritiene che ai partiti spetti il compito di selezionare le proprie classi dirigenti con trasparenza e rigore, sulla base di requisiti di onestà, onorabilità, insospettabilità, sobrietà e merito come richiesto dall’opinione pubblica e dalla Costituzione repubblicana. E’ sempre più urgente un immediato intervento di natura normativa, per creare un efficace sistema di prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, salvaguardandone correttezza, trasparenza, imparzialità, efficienza ed efficacia.

Per questi motivi FLI chiede con una apposito ordine del giorno presentato dal Consigliere Comunale di Spoleto Wolfgang Bernelli condiviso dal Coordinatore Provinciale Francesco Siciliano, che si allontanino al più presto e definitivamente i pubblici dipendenti condannati per associazione per delinquere, anche di stampo mafioso, peculato, malversazione, concussione, corruzione, turbativa degli appalti, frode nelle pubbliche forniture, traffico illecito di rifiuti e che si preveda, in ogni caso di condanna per i reati predetti, la sanzione accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Infine, nell’ottica delle proposte concrete volte a restituire ai cittadini una Politica autenticamente pulita, Futuro e Libertà invita tutti i partiti e i movimenti politici ad impegnarsi subito, con apposite ed inderogabili norme statutarie, a non candidare nelle loro liste e, soprattutto, a non indicare per la nomina ad incarichi pubblici quanti siano stati condannati, anche in via non definitiva, per i reati sopra richiamati.