Perugia

Fuori dallo stadio con catene, bastoni e botti, denuncia e Daspo per 3 tifosi di Perugia e Rimini

Un 44enne, un 43enne ed un 18enne denunciati dalla polizia e raggiunti da Daspo dopo i controlli fuori dallo stadio “Renato Curi” nell’ambito della partita Perugia – Rimini del 26 settembre scorso. Si tratta di un tifoso perugino e due riminesi.

In particolare il 18enne perugino, tifoso del Grifo, durante le fasi di filtraggio all’ingresso dello stadio, è stato notato dal personale operante mentre tentava di eludere il controllo degli steward. Insospettiti dal comportamento del giovane, gli agenti lo hanno sottoposto a perquisizione che ha dato esito positivo; infatti, nascosto tra gli indumenti, i poliziotti hanno rinvenuto un “artifizio pirotecnico”.

Inoltre, durante l’attività di bonifica del parcheggio riservato alla tifoseria ospite, all’interno di due auto – in uso ad altrettanti tifosi del Rimini – i poliziotti hanno notato la presenza di catene metalliche, di un bastone e di alcuni ‘botti’ che, a seguito di perquisizione, sono stati sottoposti a sequestro. Il personale della Digos di Perugia ha poi provveduto ad identificare i due tifosi riminesi ritenuti coinvolti che, a termine delle attività di rito, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive.

La gravità delle condotte, oltre al pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica creato, hanno, inoltre, indotto il Questore di Perugia a emettere, nei confronti dei tre, altrettanti provvedimenti di Daspo. I tre provvedimenti vieteranno ai destinatari l’accesso alle manifestazioni sportive di calcio, di Coppa Italia, di coppe internazionali, di campionato per un periodo che varia da 1 a 5 anni, tenuto conto della gravità delle singole condotte e dei pregiudizi pregressi. Ai 3 tifosi sarà, altresì, interdetto – a partire da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva – l’accesso e lo stazionamento in un’area ricompresa in 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall’arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi pubblici serventi gli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio, nonché, in un’area ricompresa in 200 metri di distanza dagli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle medesime manifestazioni. L’eventuale violazione del divieto potrà essere punita con la pena di reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10mila a 40mila euro.