Dalle placide sponde del Menotre, dove la vita scorre tranquilla come quella del torrente che attraversa da sempre il paesello, alla ribalta nazionale degli schermi Rai: la ‘guerra delle campane’ di Vescia è arrivata infatti sino al Tg1 e all’indice dei residenti è finito niente poco di meno che lo storico campanile della chiesa di San Martino.
Troppi rintocchi, troppo spesso e troppo insistenti. Ed ecco che quello che dovrebbe essere il ‘richiamo della religione’ finisce col diventare – per qualcuno – un rumore molesto sino a turbare la quiete pubblica.
Dalla verde Umbria patria di San Francesco Patrono d’Italia e San Benedetto Patrono d’Europa, nessuno si aspettava una simile protesta forse più adatta al paesino di Brescello patria degli epici scontri tra Don Camillo e Peppone.
Ma non si tratta di una schermaglia politica né di una crociata religiosa, piuttosto della pur legittima rivendicazione al meritato riposo: molti degli abitanti a ridosso della chiesa infatti sono disturbati dai rintocchi e qualcuno al richiamo alla preghiera preghiera preferisce quello del cuscino. Il batacchio entrava infatti in funzione sin dalle sette del mattino, e poi giù uno scampanio ogni mezz’ora sino a notte, ma ora arriva il silenziatore o meglio, una sorta di embargo sonoro.
La fumata bianca, tanto per restare in tema, è arrivata mercoledì scorso al termine di un’apposita riunione convocata ad hoc, del comitato parrocchiale. L’intesa prevede la sospensione dello scampanio delle sette, il primo richiamo della campana scatterà alle 8 del mattino e poi un solo rintocco a scandire le mezz’ore, poi il batacchio verrà messo a riposo dalle ore 20 sostanzialmente il via libera resta dalla colazione sino all’ora di cena.
L’accordo è fatto, e così in pochi minuti è saltata una tradizione a dir poco pluridecennale.
“A dire la verità – commenta il parroco Don Gigi Bonollo – io non ho mai ricevuto alcuna richiesta o lamentale ufficiale, mai una mail, una lettera, un messaggio o una telefonata. Si è sempre fatto così e abbiamo continuato a farlo. Ho appreso la notizia dai giornali e dal Tg1 ma da parte nostra non c’è mai stato alcun problema ad affrontare e risolvere la questione. Forse era stato detto qualcosa a voce al precedente parroco, ma ormai la questione è risolta e spero trovi tutti d’accordo”.
Cade dalle nuvole anche il presidente della locale Pro Loco, l’attivissimo Marco Farneti che ci tiene a prendere le distanze, sottolineando che “come pro loco e come presidente posso solo dire che siamo stati fuori dall’intera vicenda”. E si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe: “alcuni di loro sono persino stati campari – aggiunge – ed erano presenti anche all’inaugurazione dell’orologio della chiesa di San Martino”.
Lo stesso presidente Farneti getta poi acqua sul fuoco: “non capisco il clamore che ne è scaturito, sarebbe semplicemente bastato confrontarsi e dialogare con il parroco senza portare la questione alla stampa. La stampa – aggiunge – andrebbe coinvolta per sollevare problematiche ben più importanti per la vita del paese e non per queste cose, che infatti si sono subito risolte con buonsenso”.
La pace è quindi è tornata sul paesino di Vescia, che le campane suonino a festa…ma con moderazione!