Nell’Italia che ha visto aumentare del 9% le esportazioni verso gli Stati Uniti nei primi 9 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, l’Umbria tiene (+11,7 milioni di euro) grazie al risultato della provincia di Terni (legato ai prodotti siderurgici) con un incremento di 35 milioni (+88,8%), mentre il Perugino perde 23,3 milioni (-4,7%) sul mercato a stelle e strisce, secondo l’elaborazione effettuata dall’Ufficio studi della Cgia.
Ma l’Umbria arretra nelle esportazioni verso le altre zone del mondo. Complessivamente, da gennaio a settembre 2025 l’Umbria ha esportato in tutto il mondo merci per 4.369,2 milioni di euro. Su 52.433,2 milioni di euro di beni esportati dall’Italia, che complessivamente ha conosciuto appunto una crescita del 3,6%, divenendo nel terzo trimestre nel terzo trimestre il quarto Paese tra quelli che compongono il G20 per esportazioni di merci complessivamente, per un valore di quasi 478 miliardi di euro.
Una riduzione delle esportazioni in Umbria che in termini assoluti è quasi equamente divisa tra le due province: -59 milioni nel Perugino (dove però la contrazione percentuale è stata dell’1,8%) e -52,3 milioni nel Ternano (-4,3% rispetto ai primi nove mesi del 2024).