Dopo Perugia, il Frecciarossa arriva anche a Terontola, ma l’obiettivo è di portarlo anche a Foligno e, soprattutto, ad Assisi, città che da sola vale un quarto del turismo regionale.
La nuova fermata è anticipata dall’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche, che parla di un risultato importante “per tutti i comuni che gravitano nell’area del Trasimeno ma anche per quelli, come Cortona, che si trovano nella fascia della Toscana confinante con l’Umbria. Una risposta puntuale ai sindaci dell’area del Lago che pochi mesi fa erano venuti a chiedermi di operare al meglio per ottenere questo risultato. La nuova fermata diventa realtà fin dal prossimo cambio di orario di giugno, strascichi della pandemia permettendo”.
Ma l’assessore pensa anche ai costi: non solo quelli di un ipotetico Frecciarossa a Foligno e Assisi, ma anche e soprattutto quelli del Frecciarossa a Perugia, per cui la Regione e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia sborsano 1.3 milioni di euro l’anno, tarati però su una platea di 30 viaggiatori al giorno all’andata e al ritorno. Una platea in realtà triplicata, senza però che Trenitalia – secondo Melasecche – abbia pensato a uno scorso. “Il rendiconto pervenuto da pochi giorni, a due anni di distanza, prevede un ulteriore esborso di circa 500.000 euro per il 2018, 300.000 circa per il 2019 e probabilmente altrettanto per l’anno in corso.Insomma una sorpresa alquanto spiacevole che fa emergere, con ritardo, come quel contratto sia stato firmato dalla precedente amministrazione senza valutarne bene le conseguenze nel tempo”, dice Melasecche.
Per quanto riguarda la fermata del Frecciarossa a Terontola, l’Umbria ha “richiesto un contributo anche alla Regione Toscana, visto che la stazione di Terontola, pur servendo vari comuni umbri, si trova in quella regione e la nuova fermata è richiesta a gran voce anche da quei territori. Inoltre – conclude l’assessore – per quanto riguarda una più estesa fruizione del Freccia Rossa ho chiesto di valutare a Trenitalia anche l’ipotesi di retrocederlo fino a Foligno in modo da poterlo fermare anche ad Assisi. Sono in attesa delle risposte relative agli orari ed ai costi per valutare con i due sindaci se l’ipotesi è da prendere in considerazione o meno, tenendo peraltro conto che RFI è già impegnata ad investire 54 milioni per velocizzare con nuove opere la tratta Foligno-Terontola per ridurre i tempi di percorrenza di circa 25 minuti”.
Già nel 2017 il consiglio comunale di Assisi aveva chiesto l’attivazione di servizi Freccia in Umbria, di supporto a tutta la Regione (a costo strutturale zero), tra cui l’arretramento del Frecciarossa da Arezzo in Umbria, in particolare a Foligno e con fermata intermedia ad Assisi. L’obiettivo della mozione assisana era di “risolvere le criticità del trasporto ferroviario della nostra Regione, favorire l’incremento dei flussi di turistici e supportare la promozione dei territori umbri, degli eventi e dei prodotti locali anche attraverso l’attivazione di forme di co-marketing con Trenitalia”. E infatti oggi il sindaco Stefania Proietti incrocia le dita: “In questo momento così particolare e delicato per la nostra Città – si legge in una nota – con un’economia che sta vivendo una crisi senza precedenti la possibilità che l’Alta Velocità possa arrivare ad Assisi è un primo passo che sostiene il cammino verso la ripresa”. La prima cittadina ringrazia l’assessore regionale “per l’impegno” e assicura “la massima disponibilità a risolvere qualsiasi tipo di problematica di competenza comunale“.
E forse l’assessore ha cantato vittoria troppo presto, come chiarisce in una nota Trenitalia, che precisa peraltro di farsi carico dell’attuale costo del Freccia arretrato da Arezzo a Perugia. “In merito alle notizie su nuove fermate delle Frecce in Umbria, Trenitalia chiarisce che nulla è stato ancora definito e che è allo studio la rivisitazione dell’intera offerta commerciale per tenere conto dell’effettiva ripresa degli spostamenti nelle fasi successive all’emergenza sanitaria e delle nuove esigenze di spostamento delle persone.Nuovi collegamenti o nuove fermate saranno valutati in base ad approfondite analisi di mercato svolte periodicamente da Trenitalia, per verificarne l’interesse sul piano commerciale. Le Frecce di Trenitalia, infatti, sono treni a mercato in un sistema di concorrenza con un altro operatore. Nel caso del collegamento con Frecciarossa da e per Perugia, i costi sono in parte sostenuti dall’azienda che – doverosamente e responsabilmente – deve garantirne la sostenibilità commerciale“.