Per un nuovo Frecciarossa a Perugia bisognerà attendere… il 26 maggio 2019. Perché se un po’ tutti erano saliti con entusiasmo sul treno veloce in partenza da Perugia (con passeggeri al di sopra delle previsioni iniziali) l’ipotesi di tentare un raddoppio è (per ora) naufragata, perché sacrificata ai tatticismi politici in vista, appunto, del voto per decidere chi si prenderà le stanze che contano a Palazzo dei Priori il prossimo anno.
A presentare l’ordine del giorno che impegnava la Giunta regionale a promuovere un’intesa con Trenitalia per l’attivazione di una seconda tratta del Frecciarossa Perugia-Milano era stato il portavoce del centrodestra, il perugino Marco Squarta. Così da pareggiare il colpo messo a segno mesi fa da un altro perugino, ma nel campo politico opposto (quello dem), Giacomo Leonelli. Che per non apparire come quello che rema contro gli interessi della sua città, su un tema tra l’altro a lui caro come quello delle infrastrutture viarie, si è ritrovato a votare insieme al centrodestra, mentre tutti gli altri democratici lo hanno bocciato. Il motivo: rispetto all’azione avviata nel 2017, Perugia ha ottenuto il “suo” treno veloce, ora tocca anche agli altri. E comunque, se proprio si vuole raddoppiare, stavolta anchela Giunta di centrodestra ci deve mettere dei denari.
Passaggio, questo, sottolineato anche da Leonelli: giusto portare il treno veloce in altre zone dell’Umbria (ed ha sottolineato il Frecciabianca che ora ferma a Spoleto), giusto anche che Perugia, visto il successo del primo, chieda anche un secondo Frecciabianca, ma il Comune di Perugia, questa volta, deve mettere sul piatto qualcosa.
Anche Ricci ha invitato ad elaborare un piano dell’alta velocità in Umbria, senza andare per tentativi. Ma alla fine, come Leonelli, ha votato a favore della mozione. Socialisti e pentastellati si sono astenuti, con Rometti che guarda alle possibili intercettazioni del Tav in località vicine alla nostra regione e il ternano Liberati che lamenta come Terni sia stata finora discriminata.
Ma il Pd (tranne appunto Leonelli) ha tenuto la linea: l’esperimento, riuscito, di far arretrare a Perugia la fermata del Frecciarossa per ora resta tale. E i motivi li ha spiegati l’assessore ai Trasporti Giuseppe Chianella: la Giunta ha lavorato seriamente e responsabilmente sulla questione, c’è la massima attenzione verso tutti i territori. Ma le sperimentazioni rispetto all’Alta velocità sono sporadiche ed è possibile farle in determinate condizioni. Tanto più se l’iniziativa arriva da centrodestra a cinque mesi dalle elezioni per il Comune di Perugia.
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