Secondo Confartigianato Terni, la fermata del Frecciarossa a Orte rappresenta solo un passo verso il rilancio economico dell'Umbria.
Confartigianato Terni sostiene da sempre la soluzione della fermata a Orte dei treni ad alta velocità, come fattore strategico per lo sviluppo dell’Umbria meridionale. Evidenti, infatti, i vantaggi non solo turistici, ma relativi a tutti i settori dell’economia locale. Un risultato importante, dunque, la fermata del Frecciarossa ad Orte, che rappresenta una grande soddisfazione per le forze sociali che si sono battute per conseguirlo.
Frecciarossa ad Orte, “solo primo passo”
Confartigianato Terni, innanzitutto, ha rivolto un ringraziamento alla Regione Lazio, alla Regione Umbria e ai vari Comuni coinvolti nel progetto, in primis quello di Orte. Tuttavia, ha chiarito che “questa è solo una tappa di un disegno più ampio, atto al miglioramento dei territori facenti parte della strategia CIVITER (CIvitavecchia – VIterbo – TErni – Rieti), che esalta il ruolo dell’Umbria nell’area vasta del Centro Italia”.
La richiesta di Confartigianato
“Coerentemente con questa impostazione – dichiara Confartigianato – sollecitiamo le istituzioni a procedere con il potenziamento, previsto nel PNRR, dell’intera linea ferroviaria Orte-Falconara“.
La strategia “dei due porti”
Il risultato, difatti, risponderebbe perfettamente alla strategia “dei due porti“: il collegamento veloce, stradale e ferroviario, tra i due porti del Centro Italia, Civitavecchia e Ancona. “Tale connessione – sostiene Confartigianato – oggi sconta l’arretratezza della linea Roma-Ancona, una linea in gran parte a binario singolo in attesa di essere potenziata”.
Il tratto stradale “Spoleto-Terni”
La Regione Umbria, invece, seguendo la nota di Confartigianato, sembra aver dimenticato il rifacimento del tratto stradale “Spoleto-Terni”; anche se esiste una progettazione operativa per iniziativa della Camera di Commercio di Terni. “L’Umbria – conclude Confartigianato – rischia di diventare nota per una direttrice viaria a 4 corsie, e per essere costretta alla viabilità ordinaria in una strozzatura di soli 30 chilometri“.