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Frecciabianca a Spoleto, Regione approva all’unanimità mozione Ricci

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità la mozione per chiedere la fermata del treno Frecciabianca a Spoleto. Il documento, integrato e sottoscritto da tutti i capigruppo, è scaturito da un’iniziativa del consigliere Claudio Ricci, condiviso da tutti i colleghi del centrodestra e delle liste civiche. La mozione chiede alla Giunta, nell’ambito del Piano regionale trasporti, di impegnarsi presso le strutture ferroviarie competenti a livello nazionale e presso il Ministero per le infrastrutture e trasporti, per attivare la fermata del Frecciabianca a Spoleto, con le risorse disponibili per il trasporto pubblico locale, vista l’importanza della connessione con Roma ai fini del servizio per la mobilità generale”.

TUTTI GLI INTERVENTI
CLAUDIO RICCI (Portavoce centrodestra e civiche): “IL FRECCIABIANCA DEVE FERMARE A SPOLETO. È ORA DI SVILUPPARE L’ALTA VELOCITÀ NELLA NOSTRA REGIONE. Oggi questo treno transita, rallenta e non ferma alla stazione del Festival dei Due Mondi. Ringrazio tutti i gruppi per la visione unanime su tale progetto, che rientra in una strategia di maggiore connessione dell’Umbria con Roma. Sono anni che se ne parla. In attesa delle osservazioni sulla domanda di trasporto, ora bisogna decidere affinché almeno due convogli ferroviari fermino (uno al mattino e uno alla sera) per collegare meglio Spoleto con Roma, aumentando i servizi per i pendolari e sviluppando opportunità culturali e turistiche. Certamente far fermare un treno costa ma si tratta di un investimento in sviluppo per l’Umbria, vista la notorietà mondiale di Spoleto, punto di riferimento della promozione culturale e turistica nel quadro regionale. Questa mozione è l’occasione per riproporre la necessità che tutta l’Umbria sia meglio connessa con i sistemi ferroviari ad alta velocità italiani e europei, nonché per sostenere la variante strategica ferroviaria Orte Falconara per Gubbio/Gualdo sino all’Aeroporto di Perugia ‘San Francesco d’Assisi’ (da cui riconnettersi verso Perugia/Firenze e nella direzione Foligno/Roma). L’Umbria deve lavorare per avere un grande centro intermodale vicino al proprio aeroporto. Intanto iniziamo con le misure compensative, facendo percorrere al Frecciabianca le attuali linee ferroviarie umbre, se pur a velocità ridotta. Nessuno qui vuole speculare, ma solo porre un problema. Trenitalia non può decidere senza tener conto della volontà dei cittadini, perché è un gruppo che ha risorse non privatistiche ma pubblicistiche. Se da un territorio viene una richiesta giusta e opportuna deve essere ascoltata”.

ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “LE PROTESTE DEI PENDOLARI VANNO ASCOLTATE. Voteremo a favore di questa mozione, di cui ci sentiamo cofirmatari. Spoleto non deve essere esclusa da un collegamento del genere. Noi dovremo essere in grado di farci sentire a Roma. La fermata di Spoleto deve essere inserita all’interno di una più ampia vertenza da aprire con Trenitalia su svariati temi. Sono molti gli argomenti da affrontare come abbiamo visto ieri in Seconda Commissione per la discussione del Piano regionale dei trasporti. La Giunta deve essere più attenta. Noi rischiamo come Umbria un nuovo isolamento. Le nostre infrastrutture ferroviarie e stradali sono prive di manutenzione adeguata. La proposta di Ricci è il minimo sindacale. La maggioranza dovrebbe fermarsi e riflettere sul nuovo pano trasporti, non approvando un testo che ripercorre vecchi percorsi, senza iniziative innovative. Serve un salto di qualità”.

SILVANO ROMETTI (Socialisti e Riformisti): “CONDIVIDO LO SPIRITO DELLA MOZIONE. DOBBIAMO CONTINUARE A BATTERE I PUGNI su questa questione perché Spoleto è una città importante, anche dal punto di vista turistico. Condivido il richiamo al ritardo infrastrutturale dell’Umbria, sopratutto nel settore ferroviario. Siamo fermi a un secolo fa. Sul collegamento Perugia-Roma negli ultimi anni qualche miglioramento è stato fatto. Essendomi occupato in Giunta della materia posso dire che sulla fermata di Spoleto Trenitalia è restìa a riattivarla perché dice che i numeri non ci sono. Noi come regione abbiamo sempre sostenuto le richieste dei comitati pendolari. Dopo la nostra ultima richiesta Trenitalia si è impegnata a fare un monitoraggio: ora potremmo chiederne conto”.

ANDREA SMACCHI (Pd): “DOBBIAMO INSERIRE LA MOZIONE ALL’INTERNO DI UNA STRATEGIA PIÙ AMPIA, altrimenti rischia di perdere peso. Per questo propongo prima di approvare in fretta il Piano regionale dei trasporti, attualmente in discussione in Seconda commissione, e poi affrontare le singole problematiche nell’ambito di una discussione più complessiva. Sul Piano regionale trasporti si sta facendo un lavoro importante e non vorrei che la forma di partecipazione che proponiamo sia presa e come debolezza”.

VALERIO MANCINI (Lega nord): “VOTO FAVOREVOLE. INVITO L’AULA A VOTARE LA MOZIONE PER INVITARE LA GIUNTA A IMPEGNARSI PERCHÉ IL FRECCIABIANCA SI FERMI A SPOLETO. La città è stata sempre premiata dal punto di vista turistico. Non capisco perché dobbiamo sempre aspettare indicazioni da altri. L’Assemblea è un’istituzione autonoma e raccoglie le richieste dei territori. Vogliamo sapere quanti soldi noi diamo al trasporto ferroviario nel suo complesso e quali servizi  riceviamo in cambio. I cittadini umbri pagano le tasse. Non beviamo tutte le cifre che altri ci danno. Altrimenti prendiamo in giro i cittadini di Spoleto e i turisti. Attivando il servizio avremo dati su cui ragionare, non attivandolo abbiamo la certezza di insuccesso”.

RAFFAELE NEVI (Forza Italia): “VOTO FAVOREVOLE ALLA MOZIONE. ALMENO PUNTIAMO AD ATTIVARE LA SPERIMENTAZIONE. Questa questione va avanti da diverso tempo e ha ripreso forza con il Giubileo e con il rilancio del Festival dei Due Mondi. La Regione potrebbe essere chiamata ad uno sforzo economico e vale la pena farlo. Non sono d’accordo con Smacchi, questa mozione non c’entra nulla con l’approvazione del piano trasporti. Oggi è necessario dare alla Giunta uno strumento utile per agire. Merito di Ricci di averlo posto all’ordine del giorno. Procediamo immediatamente”.

GIACOMO LEONELLI (Pd): “DOBBIAMO RAGIONARE IN MANIERA ORGANICA SUL TEMA TRASPORTI. Tutti vogliamo che il Frecciabianca si fermi a Spoleto. Tutti condividiamo il ruolo strategico di Spoleto per l’Umbria. La proposta di Smacchi è sensata e la sostengo, anche per quanto stiamo facendo in Commissione. La nostra è una posizione seria e costruttiva che non si limita a marcare il territorio. Se vogliamo costruire qualcosa di più robusto per questa regione, serve lavorare insieme per una sintesi. Il Pd affronta questa legislatura con spirito costruttivo e attento alla voce delle minoranze”.

GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd): “VOTO CONVINTAMENTE LA MOZIONE  UNANIME che rafforza la richiesta fatta il 5 marzo scorso durante un’iniziativa istituzionale presso il Ministero del tesoro a cui ho partecipato come presidente della Seconda commissione con il comitato pendolari, e con il viceministro all’economia Morando. Il tema è ampiamente conosciuto dalle istituzioni. La fermata è diventata un simbolo per Spoleto”.

GIUSEPPE BIANCARELLI (Umbria più uguale): “VOTO QUESTA MOZIONE prendendo atto del clima positivo al riguardo. Ci impegniamo tutti in questa fase di discussione del Piano regionale trasporti ad autolimitare le proposte, per raggiungere l’obiettivo strategico che vogliamo raggiungere. Dobbiamo tenere sempre unita tutta l’Umbria. Ma c’è anche l’Umbria delle montagne che non ha collegamenti e che non va dimenticata”.

ATTILIO SOLINAS (Pd): “VOTO FAVOREVOLE A MOZIONE. Spoleto merita di essere collegata attraverso l’alta velocità con Roma e con la costiera adriatica”.

GIUSEPPE CHIANELLA (Assessore ai Trasporti): “CHIEDERE LE FERMATE È LEGITTIMO, MA QUESTI TRENI SONO ‘A MERCATO’ E TRENITALIA SE NON C’È RISPONDENZA NON LI FA. Ci sono anche altri metodi oltre alla sperimentazione. Nel  2014 c’è stata un’iniziativa della Giunta con Trenitalia che promise che avrebbe fatto un monitoraggio per verificare la capacità della stazione. Staremo a vedere. Il Piano regionale trasporti è strumento di programmazione e ha un arco temporale lungo di 10 anni. I piani  sono soggetti a verifiche temporali, e nel primo quadriennio la regione dovrebbe verificarne lo stato di attuazione. Il nostro piano regionale trasporti è strumento realista che ha esaminato attentamente le condizioni del trasporto dell’Umbria, che propone cose perseguibili. Il mio giudizio è assolutamente positivo. Si tratta di uno strumento valido che auspichiamo venga calendarizzato dall’Aula quanto prima. Recentemente c’è stata preoccupazione anche per i treni intercity in Umbria: una nota del Ministero dei trasporti garantisce il servizio per il 2016 e 2017”.