Alessia Chiriatti
Scoppia la polemica per quanto accaduto questa mattina sulla linea ferroviaria della Fcu tra Sansepolcro e Umbertide, dove un treno di pendolari è deragliato a causa di una frana lungo i binari vicino Montecastelli. Tanti i commenti da parte delle istituzioni, ma anche di chi prova a fare in modo che episodi come questo o come quanto verificatosi la scorsa settimana a Foligno non vengano strumentalizzati. La pioggia insistente di questi giorni potrebbe essere la causa anche della frana di questa mattina, e a creare clamore è il fatto che ad essere colpiti sono stati 23 pendolari, una categoria, lamenta Legambiente, sempre meno tutelata. Aumenta infatti il numero di chi, per studio o per lavoro, ogni mattina si reca dai paesi di periferia in città come Perugia: in tutto in Umbria sono 27.300 i pendolari. Quella tra Sansepolcro e Umbertide è una linea sulla quale sarebbero stati effettuati pochi interventi, dove i treni, abbastanza vecchi, scorrono con una velocità piuttosto lenta. L'associazione ambientalista lamenta anche il fatto che pochi sarebbero stati gli investimenti dedicati alla tratta. Dello stesso avviso è anche Oliviero Dottorini, consigliere regionale dell'Idv, per il quale l'incidente di stamani “è la dimostrazione che non si presta la dovuta attenzione alla tutela e alla manutenzione dell'ambiente. Invece di puntare su grandi opere, come la trasformazione in autostrada della E 45, secondo Dottorini sarebbe necessario rilanciare le infrastrutture regionali e i tracciati ferroviari ora in “condizioni precarie”. E nel mirino della polemica per le grandi opere spunta anche il riferimento all'aeroporto di Assisi. Sulla stessa scia polemizza anche Marchesani della Lega Nord.
Umbertide come Foligno – Ronconi dell'Udc, in particolare, ha cercato un parallelismo tra quanto accaduto a Foligno la scorsa settimana e la frana di oggi a Umbertide. “La frana che ha interessato la zona di Foligno – afferma in una nota il capogruppo dell’Udc in Consiglio Provinciale Maurizio Ronconi – con l'evacuazione di alcune famiglie e l'interruzione della viabilità della Flaminia e poi quella che ha provocato il deragliamento del treno della Centrale Umbra nei pressi di Umbertide, rappresentano la spia più chiara di un dissesto geologico che affligge l'Umbria da tanti anni e al quale non solo non si è posto rimedio ma aggravato da una cementificazione sconsiderata e sempre assecondata. Una regione che continua ad avere le attività edili come quelle che determinano la fetta più importante del PIL regionale, adotta un modello di sviluppo sbagliato e come oggi si riscontra, anche pericoloso”.
Locchi sul luogo dell'incidente – Sui binari è accorso anche il vicesindaco di Umbertide Marco Locchi, che poi si è recato al pronto soccorso per sincerarsi di persona delle condizioni di salute dei passeggeri rimasti coinvolti nel sinistro.
L'episodio è da ricollegarsi alle eccezionali precipitazioni piovose verificatisi negli ultimi mesi che hanno causato in tutta l'Umbria fenomeni quali frane, smottamenti ed allagamenti (come i recenti episodi avvenuti a Foligno, Nocera Umbra, Valfabbrica e Gualdo Tadino). Dal mese di novembre (quando il fiume Tevere è esondato in diversi punti, tra cui anche ad Umbertide) fino al mese di aprile la pioggia caduta sulla regione è stata di gran lunga superiore alla media stagionale e questo ha determinato il verificarsi di numerosi eventi franosi e smottamenti, anche in considerazione del fatto che il 100% dei comuni umbri risulta a rischio idrogeologico
“E' indispensabile attivare sin da subito sul nostro territorio interventi finalizzati al consolidamento idrogeologico – ha dichiarato il vicesindaco Marco Locchi – per fare questo servono finanziamenti specifici che ci aspettiamo che il Governo possa mettere a disposizione”.
Attualmente nei pressi di Montecastelli la linea ferroviaria è interrotta ma il servizio continua ad essere garantito tramite autobus sostitutivi messi a disposizione da Umbria Mobilità.
Il commento di Secondi (Pd) – “Le difficoltà della Provincia di Perugia sono le difficoltà di tutti gli enti locali e come tali non devono essere strumentalizzate”. Ad intervenire a seguito dell’articolo apparso oggi sulla stampa locale in merito alla viabilità di Città di Castello è il consigliere provinciale di Perugia Luca Secondi. “Rivendicare il ruolo dell’ente provinciale equivale a difendere le esigenze dei servizi per i cittadini”.
La Filt Cgil dell'Umbria, insieme alla Cgil regionale e a tutte le strutture del sindacato umbro, hanno espresso solidarietà ai lavoratori ed agli utenti coinvolti nell'incidente ferroviario occorso oggi nel Comune Umbertide, dove un treno di Umbria Mobilità è deragliato a causa di una frana sulla ferrovia.
Questo è purtroppo il terzo episodio del genere in poco più di due anni. Il primo, paragonabile per gravità a quello odierno, si verificò infatti il 26 gennaio 2011, nei pressi di Massa Martana.
“Con cautela e senza alcuna volontà di strumentalizzazione – dicono dalla Cgil – vogliamo sottolineare alcuni fatti. Proprio nel tratto dell'incidente odierno erano già in essere rallentamenti dovuti a problematiche preesistenti, problematiche che, paradossalmente, hanno probabilmente evitato danni peggiori, vista la bassa velocità che i convogli devono tenere in quel tratto. E proprio pochi giorni fa, dopo un altro incidente (di minore entità) verificatosi a gennaio 2013, rispondendo alle conseguenti sollecitazioni delle organizzazioni sindacali e della Rsu di Umbria Mobilità, l'azienda aveva dato ampie rassicurazioni rispetto alla sostanziale conformità della linea ex Fcu rispetto agli standard di sicurezza richiesti, segnalando soltanto qualche intervento mirato da effettuare.
Ora, a seguito di questo nuovo incidente e in attesa che si compiano tutti gli approfondimenti del caso, la Filt e la Cgil dell'Umbria sollevano nuovamente la questione della sicurezza delle linee ferroviarie regionali. A tale proposito, permanendo il dubbio che Fcu prima e Umbria Mobilità oggi non abbiano utilizzato appieno le risorse economiche stanziate dalla Regione per la manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria, Filt e Cgil dell'Umbria chiedono che per il futuro venga data certezza sul corretto utilizzo di tali risorse, al fine di garantire la massima sicurezza ai lavoratori e ai cittadini trasportati”.
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