Carlo Vantaggioli
Una nuova avventura nel campo della “settima arte” sta per arrivare a Spoleto. Oramai sembra proprio che le bellezze della città, ma anche quelle del territorio intorno, abbiano stregato più di una produzione in quel di Roma. E' notizia di oggi, immortalata dalle foto in esclusiva di TO, che la famosa regista Liliana Cavani è arrivata in città sin dalle prime ore della mattina per dei sopralluoghi che potrebbero riguardare direttamente la realizzazione del terzo film della pluripremiata cineasta sulla figura di San Francesco. Nel giorno in cui si festeggia un anno dalla salita al soglio pontificio di Papa Francesco.
Un progetto che più volte era stato ventilato e che TO aveva già segnalato nel 2011 quando la notizia dell'intenzione di riproporre una pellicola sul santo di Assisi, fu illustrata direttamente dalla Cavani nel corso di una sua partecipazione alla 7^ edizione del Festival Popoli e Religioni, Umbria International Film Fest a Terni.
In quell'occasione si parlò di Terni come possibile location, ma evidentemente anche l'esito positivo della recente produzione della Lux Vide, Don Matteo, deve aver convinto la regista sulla migliore collocazione di alcune ambientazioni, più rispondenti ad una logica di contestualizzazione storica che non quelle della città dell'acciaio.
Di qualche tempo fa anche una sorta di monito, in forma di lettera aperta ai vertici della regione, un po' simile al processo alle intenzioni per la verità, del consigliere regionale Orfeo Goracci che in anticipo su tutti, chiedeva di intervenire sulla regista, appena appresa la notizia del progetto, affinchè la stessa scegliesse Gubbio. Scelta che secondo il politico eugubino, doveva servire da “riparazione” alla comunità per il passaggio del set di Don Matteo dalla città dei ceri a quella del Festival.
Fatto è che con quello di oggi, i sopralluoghi nella città di Spoleto da parte della casa di produzione, che fa capo a Claudia Mori (moglie di Adriano Celentano ndr.), sono diventati ben tre. Ovvio che con l'arrivo della regista in persona la consistenza della notizia assume un suo peso per la città.
Iniziano anche a trapelare alcuni dettagli di ciò che dovrebbe essere lo stesso progetto “San Francesco”. Si tratta dunque di un film per la televisione in due puntate da trasmettere sulla rete ammiraglia di RaiUno. Il direttore di produzione è Massimo Iacobis, che ha frequentato molto Spoleto essendo stato sposato con Nicoletta Ercole, capo delle pr del maestro Giorgio Ferrara.
Tutta l'operazione è stata seguita sin dai primi passi direttamente dal sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, che però non ha voluto commentare a TO l'arrivo nella giornata di oggi della regista, in attesa della conferma ufficiale sulla scelta della città del Festival. La Cavani si è recata a metà mattinata al Teatro Romano per la prima visita in programma, proseguita poi nei locali dell'ex-Museo Civico, in Piazza Duomo proprio sotto il Teatro Caio Melisso. Infine ultimo sito visitato, il Teatrino delle 6 in piazza della Signoria. Al suo fianco, oltre ad alcune persone della produzione, lo stesso Massimo Iacobis e il dirigente del comune Sandro Frontalini.
Particolare interessante anche quello sulla prossima location da verificare da parte della casa di produzione: si sta infatti cercando in zona di Spoleto un bosco dove poter replicare una scena corale della storica battaglia tra Perugia e Assisi. Il che fa anche intuire il tipo di struttura del film che, indiscrezioni al momento da confermare, potrebbe dare avvio alle riprese intorno al 5 maggio.
Non è nemmeno escluso che una simile produzione, sotto la regia di Liliana Cavani, possa essere visionata in anteprima proprio da sua santità Papa Francesco, che ha stretto un forte legame con la terra Umbra, tanto da riservarle una delle sue primissime visite ufficiali. Al termine della giornata la comitiva con in testa la regista è stata vista a pranzo al Giardino del Corso della famiglia Zeppadoro.
Cenni biografici su Liliana Cavani:
Figlia di un architetto mantovano, fu la madre a farla appassionare alla settima arte accompagnandola al cinema fin da bambina. Si laurea in Lettere Antiche a Bologna nel 1959 poi a Roma si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia vincendo il Ciak d'oro con il corto La battaglia. Inizia a fare documentari e inchieste di stampo sociale e politico per la RAI: La storia del Terzo Reich, La donna nella resistenza, La casa in Italia e altre. Nel 1966 con Francesco d'Assisi, dove il santo viene interpretato da Lou Castel, realizza il suo primo film che è anche il primo prodotto dalla RAI. Nel 1968 firma il nuovo film Galileo (in concorso al Festival di Venezia) con il quale mette a fuoco il tema del conflitto tra scienza e religione. Nel 1969 gira I cannibali, rivisitazione in chiave moderna dell'Antigone di Sofocle che esprime con un linguaggio particolare il conflitto tra pietà e legge radicato nel contesto sociale e politico di quegli anni. Nel 1971 Cavani dirige L'ospite (Festival di Venezia fuori concorso) che racconta la storia di una donna ricoverata da anni in un manicomio-lager che tenta invano di reinserirsi nella società dei sani. L'anno seguente la Cavani si appassiona ad un testo classico della letteratura tibetana, Milarepa, mistico del X secolo. Nel 1973 con Il portiere di notte la Cavani si concentra sul mistero del rapporto tra vittima e carnefice. Nel 1977 la regista termina Al di là del bene e del male; il film racconta le ultime vicende della vita di Nietzsche, focalizzandosi sul rapporto con Lou Andreas-Salomè e Paul Rée. Nel 1981 firma la regia de La pelle con un cast di tutto rispetto in cui appaiono Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Burt Lancaster. Con Oltre la porta del 1982 la Cavani si avvale del solito cast all-stars, ma costituito solo da attori e attrici europee; le ambigue perversioni sessuali in Interno berlinese non conquistano il favore della critica e nemmeno Francesco con Mickey Rourke ottiene il consenso sperato. Con il film Il gioco di Ripley (2002), film con John Malkovich tratto da un romanzo di Patricia Highsmith, la regista torna ad avere il successo internazionale. Nel 2004 gira la fiction televisiva De Gasperi, l'uomo della speranza, con Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco, dedicata al celebre statista e trasmessa su Rai Uno l'anno seguente.
Nel 2008 è la regista della fiction Einstein. Dal 2 al 12 settembre 2009 ha fatto parte della giuria della 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Nel 2012 ha ricevuto il Premio Federico Fellini 8 1/2 per l'eccellenza artistica al Bif&st di Bari; nello stesso anno ha ricevuto inoltre il David Speciale alla Carriera. (da: Wikipedia)
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