Con il Patrocinio del Comune di Spoleto, Sabato 5 Novembre 2011, alle h. 17.00, presso il Caffè Letterario della Biblioteca Civica di Palazzo Mauri a Spoleto, sarà presentato, in un incontro con l’artista, il Libro/Catalogo: Adriano Di Giacomo “fragmenta urbana/persistenze”, edito a documentazione – con la fotografia di Emanuela Duranti – dell’intervento site-specific, concluso a Settembre 2011, all’interno della Chiesetta Madonna del Pozzo, nell’ambito della rassegna “Opus & Light” su un progetto di Studio A’87. Interverranno Antonella Pesola, che cura la presentazione storico-critica in catalogo; Lamberto Gentili, che proporrà un contributo sul tema della valenza dell’arte contemporanea nei siti storici; Mario Lunetta, autore del testo poetico “Che cos’è una città”, acuta riflessione intorno all’essenza della contemporaneità. Il Libro/Catalogo raccoglie e documenta nella seconda Sezione, attraverso un articolato excursus fotografico e critico, la ventennale partecipazione di Adriano Di Giacomo all’attività artistica in Umbria (1990-2010) – e in particolare a Spoleto – in spazi pubblici e privati, condotta dall’artista lungo il filo rosso della riflessione sullarelazione tra “fragmenta” e “persistenze”, come metafora forte della città e/o della storia che sostanzia la stessa ricerca artistica.
Adriano Di Giacomo si è formato artisticamente nei primi anni sessanta in Ancona e poi attraverso studi artistici, scientifici e letterari tra l’Università di Bologna e l’Accademia di BB.AA. di Roma; inizia la sua ricerca alla fine degli anni ’60, non ancora ventenne. Presente in numerose collezioni private e pubbliche, tra cui la Collezione civica della GCAM di Spoleto, partecipa ad oltre duecento manifestazioni artistiche; è promotore di associazioni per l’arte contemporanea e di numerose iniziative, tra cui, dal ’94, il progetto per l’istituzione del MUDITAC, Museo Didattico Territoriale d’Arte Contemporanea del Liceo Majorana di Roma. Vive e lavora a Roma, dove, fino al 2011, ha diretto il Liceo Artistico Statale/ISA 3- “Giulio Carlo Argan”.