Categorie: Cronaca Umbria | Italia | Mondo

FRA SANTA RITA E LA BEATA QUARTINA, IL SINDACO PREFERISCE GASPERINO IL CARBONARO

Ci vorrebbe un convegno con Massimo Introvigne, quello del Cesnur, per riuscire a capire qualcosa sulla nuova tendenza della comunicazione ufficiale della città di Cascia. Luogo ameno, riconosciuto come uno dei maggiori poli spirituali del centro Italia, a quanto pare non gode del favore della “santità” dalle parti del Municipio. Su di esso volteggia al grido di “Pape Satàn, pape Satàn aleppe” qualche nefasta presenza, una sorta di “Casper” ectoplasma che obnubila la ragione degli amministratori i quali, “posseduti” dallo spiritello sulfureo, impongono o si dimenticano di comunicare alcunchè della vita cittadina alla redazione di Tuttoggi.info. Non che ciò alla fine sia un problema insormontabile, sopratutto perchè noi la Messa la serviamo da tempo e non siamo tacitabili di comportamenti “luciferini”. Ma per il bene di quelle zone e al fine di non contaminare la santità di tutto il resto della splendida città della Valnerina, occorre che del fatto se ne renda pubblica evidenza chiamando ufficialmente in campo, per un esorcismo solenne ed urgente, Padre Gabriele Amorth, l'unico, a questo punto, in grado di metterci le mani. Dicono che il Sindaco Gino Emili, si trasfiguri nel momento in cui la figura del solerte “servitore” dell'ufficio stampa comunale, ovviamente posseduto dal “casperino”, gli si para davanti per informarlo che ancora una volta Tuttoggi.info è stata esclusa dalla mailing list municipale. Che vadano al diavolo i lettori di TO®, specie quelli di Cascia, da noi non sapranno nulla! Qualcuno riferisce di risate non umane e danze sfrenate al suono di hardrock. Non si contano più i comunicati che l’addetto stampa, l’ometto per ogni stagione, bandiera e mestiere, evita accuratamente di mandare dalla nostre parti. Un bel servizio al pubblico, che, per inciso, paga di tasca le sue consulenze.

Già qualche settimana fa si era capito che l'influenza dell'ectoplasma luciferino fosse tale da mettere tutto e tutti in secondo piano davanti all'amata figura del Sindaco “posseduto” che leggittima le sue scorribande giornalistiche. In quella occasione, a passar quasi in secondo piano, era stato nientepopodimenoche Sua Santità. Sì, proprio lui, Benedetto XVI (clicca qui). Decisamente in seconda fila, e non poteva essere altrimenti per il ‘casperino’, i Vescovi umbri che accompagnavano l’Emili alla seduta pubblica che il Pontefice teneva per i malati di sclerosi multipla. Risale invece ad una decina di giorni fa l'ultimo caso di 'possessione’: oggetto della nota municipale le Celebrazioni Ritiane e il viaggio che l’amatissimo Emili farà – insieme all'Arcivescovo Boccardo (ma questo è un dettaglio) – verso la Liguria per la benedizione e l'accensione della fiaccola portatrice di pace, che poi tornerà verso Roccaporena, e poi di nuovo a Cascia prima del 21 Maggio, vigilia della Festa di Santa Rita. Pur di battere sul tempo la comunicazione diocesana, sempre puntuale e imparziale, il ‘casperino’ ha redatto e diramato il comunicato quasi un mese prima dell’evento! La nota, preventivamente cosparsa e segnata da polveri magiche ed anatemi solenni, si è materializzata in tutte le redazioni dell'orbe terraqueo, meno, ovviamente, che in quella di Tuttoggi.info.

E noi che al diavoletto non prestiamo fede, abbiamo subito celebrato un rosario per vedere se potevamo sconfiggere lo spiritello malefico, ma a nulla son valse le preghiere. Triste sorte la nostra, che non sortimmo gli effetti riusciti a Monsignor Terenzio nel famoso caso di possessione di Gasperino il Carbonaro, quello del Marchese del Grillo, grazie alla intercessione della potentissima Beata Quartina (non perdetevi il video). Non ci rimane che appellarci al più famoso esorcista vivente o alla micidiale quanto infallibile Beata Quartina, sperando così di far tornare a casa sua il nefasto “Casper” ectoplasmatico, che condiziona la povera Amministrazione casciana (ma non l’opposizione, qui), certamente inconsapevole essa stessa delle conseguenze che il “diavoletto pelosetto” va procurando in quel territorio.

(Car.Van.)