I cittadini beccati dalla Polizia Municipale saranno chiamati ad assumersi la responsabilità dei comportamenti documentati dalle telecamere, rischiano fino a 500 euro di multa
L’entrata in azione delle 4 fototrappole in dotazione al Comune di Città di Castello, per contrastare l’abbandono dei rifiuti e l’elusione del sistema di raccolta differenziata, ha dato subito i primi risultati: circa 20, infatti, sono stati i “furbetti” identificati dalla Polizia Municipale, che saranno chiamati ad assumersi la responsabilità dei comportamenti documentati dalle telecamere.
“I riscontri immediati dell’attività di monitoraggio avviata nel territorio, dopo l’approvazione del regolamento da parte del Consiglio comunale, testimoniano la necessità di contrastare il malcostume dello smaltimento dei rifiuti in violazione delle normative, che offende l’ambiente, deturpa il paesaggio e vanifica l’impegno serio della stragrande maggioranza dei cittadini” commenta l’assessorato all’Ambiente.
L’amministrazione non ha alcun intento vessatorio, ma ha unicamente il dovere di affermare la legalità nell’interesse collettivo
Posizionati con tanto di cartellonistica di avviso in zone dove si era già rilevata la presenza di discariche abusive e in postazioni attrezzate con cassonetti a servizio di nuclei abitati isolati, gli occhi elettronici hanno documentato violazioni di legge attraverso foto e video, realizzati anche di notte grazie a un sensore di movimento. Tramite le targhe dei veicoli, la Polizia Municipale è risalita all’identità dei responsabili dell’abbandono o dell’errato conferimento dei rifiuti.
Le convocazioni dei cittadini per l’accertamento dei fatti sono già iniziate nel rispetto della legge 689/81 e sono già stati redatti dei verbali per la sanzione amministrativa, che può raggiungere i 500 euro. Nel caso di abbandono di rifiuti speciali da parte di aziende, l’attività di indagine della Polizia Municipale può arrivare a contestare anche reati di natura penale.
“Attraverso le fototrappole sarà possibile contrastare anche il deprecabile fenomeno dei bocconi avvelenati per gli animali”, sottolineano gli assessorati all’Ambiente e ai Lavori Pubblici, preannunciando che “presto il sistema di videosorveglianza verrà implementato con altre fototrappole, in maniera tale da conferire maggiore costanza ed efficacia all’azione di controllo della Polizia Municipale”