Si trova in arresto in Perù, dove si era recato per lavoro, il 41enne fotografo di Castiglione del Lago, Riccardo Capecchi. L’accusa è pesante: traffico internazionale di sostanze stupefacenti. E per il fotografo umbro si sono aperte le porte del carcere di Lima, dove si trova detenuto da oltre un mese.
Secondo la Dirandro (la Direzione antidroga peruviana) Capecchi, insieme ad altri italiani, avrebbe tentato di esportare dal Paese sudamericano 291 chili di cocaina purissima. Un “carico” del valore stimato di 20 milioni di euro. La droga era nascosta nei tettucci dei camper utilizzati dalla comitiva di cui Capecchi doveva fotografare il tour.
Giorni di angoscia per la famiglia del fotografo umbro, che continua a professarsi innocente. Lui si era recato in Perù dopo aver accettato una proposta di lavoro da una persona conosciuta ad un matrimonio. Una società che promuoveva la vendita di camper nel Paese sudamericano doveva effettuare il tour con tre mezzi.
La soffiata sul traffico, che univa Roma a Lima tramite la Spagna, era arrivata ai colleghi peruviani dalla polizia italiana. Quindi l’arresto, dopo un lungo pedinamento, di tre italiani, tra cui appunto Riccardo Capecchi. Operazione chiamata dalla polizia peruviana “Los Romanos”.
Del caso di Riccardo Capecchi, oltre ai legali incaricati dalla famiglia, si stanno interessando anche le autorità italiane che,senza ovviamente intralciare la giustizia del paese sudamericano, vogliono comprendere cosa sia accaduto ed assicurarsi che il fotografo venga trattato bene e siano salvaguardati i suoi diritti alla difesa.