Cena a casa Berlusconi per i vertici umbri di Forza Italia e coloro che sono già sicuri di essere in lista alle regionali del 27 ottobre. Un incontro, quello che si è tenuto martedì sera a casa del leader azzurro, per mettere al punto la strategia in vista delle regionali. A cominciare dai nodi da sciogliere: il confine dell’alleanza della coalizione di centrodestra (con i fuoriusciti di Cambiamo! che bussano alla porta di Salvini) e la vicepresidenza in caso di vittoria di Donatella Tesei (gli azzurri contrappongono Roberto Morroni a Marco Squarta).
Quanto a quest’ultimo punto, ambienti vicini a Donatella Tesei smentiscono che esista “un ticket” con Squarta. Nel senso che la candidata della coalizione, ufficialmente, è una. Ma negli accordi romani il posto di vice viene già assegnato a Fratelli d’Italia in virtù del sorpasso operato nelle ultime tornate elettorali proprio ai danni di Forza Italia. Che ora rischia di perdere ulteriormente qualcosa con la discesa in campo di Cambiamo!, il partito politico creato dal governatore della Liguria Giovanni Toti, in Umbria coordinato dagli ex azzurri con il dente avvelenato Pietro Laffranco e Aldo Tracchegiani. E qui siamo al secondo nodo da sciogliere, con Forza Italia che vorrebbe giocare la partita delle regionali con un attacco a tre punte (più un paio di civiche, quella della presidente e quella dei socialisti che hanno scelto il campo del centrodestra) e Salvini che ha stretto un’alleanza con Toti, assicurandogli la presenza nelle prossime regionali, a cominciare da quelle umbre. Una scelta, quest’ultima, che sposta ulteriormente l’asse del centrodestra verso posizioni sovraniste.
Su entrambe le questioni non sarà direttamente Silvio Berlusconi a trattare ma Maurizio Gasparri, incaricato della gestione delle regionali per Forza Italia. E questo forse è già un indizio del fatto che sull’ingresso della formazione di Toti Forza Italia alla fine sia costretta a dover togliere il veto.
“Mi pare che di fronte alla gravità di quello che sta succedendo i problemi di collocazione di un mio ex collaboratore passino in secondo piano. Preferisco occuparmi di politica, di idee, di programmi, per rilanciare e per ricostruire un centrodestra liberale che funzioni” aveva risposto Silvio Berlusconi intervistato dal Giornale ad una domanda su Toti. Normale, dunque, che non possa essere lui a discuterne con Salvini e Meloni.
Berlusconi si è detto preoccupato della situazione politica del Paese. Giudica il governo giallorosso la conseguenza della vera natura sinistrorsa del Movimento 5 stelle, una iattura per il Paese. Ma mette in guardia anche da una deriva sovranista, che rischia di isolare l’Italia in Europa. Per questo è convinto che il posizionamento di Forza Italia, gamba moderata, riformatrice ed europeista del centrodestra, sia quella giusta e che tornerà ad essere premiata dagli italiani, finite le sirene verso facili scorciatoie. Per questo ha detto ai suoi di serrare le fila in questa fase pur difficile.
Dove erano invece ovviamente presenti la coordinatrice umbra Catia Polidori e gli altri due parlamentari umbri, Fiammetta Modena e Raffaele Nevi.
Intanto, primo stop nel giro che Matteo Salvini si appresta a fare in Umbria. Questa sera (mercoledì) il leader leghista era atteso per le venti al Rione La Mora, dopo la visita alle 17 al forno Serenelli di Spello. Evento, quello folignate, che però è stato annullato dopo un’accesissima riunione straordinaria del Consiglio del Rione La Mora. In molti, infatti, non sapevano dell’iniziativa che, a quaranta giorni dalle elezioni, assume i contorni di una manifestazione elettorale.
Tanto che a tarda sera il Rione La Mora ha diramato una nota: “Questa sera, all’esito di una riunione straordinaria del Consiglio rionale, è stato deciso di ANNULLARE l’evento previsto per la serata dell’undici settembre al quale avrebbero partecipato personalità politiche di rilievo per motivi legati alla sicurezza degli stessi partecipanti e del popolo moraiolo.
Inoltre, il Consiglio tiene a precisare che l’evento in questione non voleva essere legato a nessun tipo di schieramento politico a salvaguardia del rione tutto“.
Una decisione che, per contro, è stata contestata dai sostenitori di Matteo Salvini. Gli stati generali della Lega stanno trovando una nuova location per la cena con il Capitano, che però potrebbe non essere a Foligno, ma a Rivotorto.