Sono state presentate questa mattina le nuove targhe toponomastiche in ceramica collocate nelle vie e piazze del centro storico di Umbertide. Erano presenti il sindaco Giampiero Giulietti, l’assessore allo Sviluppo economico Simona Bellucci, Adriano Bottaccioli che ha curato il disegno grafico ed Amedeo Massetti che si è occupato della ricerca storica. Le targhe, realizzate dalle Ceramiche Rometti, contengono l'indicazione del nome e cognome del personaggio a cui è stata dedicata la via o la piazza, il periodo in cui è vissuto ed il ruolo da lui svolto nella vita; inoltre sono riportati anche gli antichi nomi della strada, al fine di recuperare toponimi molto conosciuti dalla popolazione più anziana ma che con il tempo avrebbero rischiato di scomparire, come la Piaggiola, il Boccajolo e la Caminella.
“Le nuove targhe hanno permesso di valorizzare il centro storico e di uniformare le indicazioni toponomastiche delle vie e piazze ma l'iniziativa ha anche una finalità culturale perché consente di riscoprire illustri personaggi umbertidesi del passato – ha affermato l'assessore Simona Bellucci – tante persone di valore, a cui Fratta ha dato i natali, vengono riproposte alla riflessione dei cittadini e dei turisti che potranno così conoscere meglio le origini e la storia di Umbertide”. “Si tratta di un modo per rinsaldare l’identità culturale di Umbertide – ha aggiunto il sindaco Giampiero Giulietti – e rafforzare quel senso della comunità che Umbertide, nonostante le accresciute dimensioni, ha saputo conservare”.
Camminando per il centro storico di Umbertide si scopre allora che nel secolo scorso piazza San Francesco si chiamava “Foro Annonario” (qui aveva sede il mercato coperto dei cereali), “Sodo dei Frati” (era antistante il convento dei frati minori francescani), e più indietro ancora “Le Fabrecce” e “Le Fabriche” (vi erano numerose botteghe dei fabbri che forgiavano falci, lance, spade e archibugi). Come pure che via Cibo era l’antica via Diritta o Regale e via Grilli, che scende fino a via Bovicelli (via del Boccajolo) era la “Via della Piaggiola”. Via Secoli era la “Via della Caminella” da cui partiva la strada del Piano per Perugia, via Magi Spinetti la via del Mercato che sbucava nell’omonima piazza, via Cavour era la via del Castelnuovo, il borgo a nord del castello di Fratta sede delle botteghe dei vasai, piazza Marconi l’antico Mercatale di Sant’Erasmo dove si svolgevano le fiere più importanti del paese, come quella del Patrono, il 2 giugno. Ed infine, via Stella era la “Via dell’Orologio”, via Soli la “Via di Santa Croce”, via Spunta la “Via delle Petresche”, via Mancini “Via di Porta Nuova”, via Alberti la “Via del Teatro”.
Tra i personaggi a cui sono dedicate le vie spiccano i nomi di Andrea Cibo, medico personale di papa Clemente VII; Filippo Alberti, famoso letterato e poeta del Cinquecento, amico di Torquato Tasso; Fabrizio Stella, insigne giurista nato a Fratta nel 1565 che fu in relazione con molti eminenti personaggi del tempo; Marino Spunta che, nato nel 1480, esercitò per trentotto anni la professione di notaio a Fratta e gli fu dato il compito nel 1521 di redigere il testo degli statuti giunti fino a noi; il giurista Giovan Battista Spoletini che ricoprì importanti incarichi pubblici; il prelato Orazio Mancini che, nato a Fratta nel 1546, fu segretario di eminenti personaggi ecclesiastici, assistette a sette conclavi e fu collaboratore di Filippo II re di Spagna.
Le nuove targhe toponomastiche sono però soltanto un primo passo verso il recupero della storia di Umbertide e la valorizzazione del centro storico: a breve infatti inizierà la collocazione delle targhe degli antichi terzieri medievali e delle targhette del percorso “Umbertide storica” con le illustrazioni delle antiche fortificazioni scomparse e delle modifiche architettoniche avvenute nel corso dei secoli.