Cinque allevamenti di trote situati in Valnerina sono stati posti sotto sequestro, su ordine del gip del tribunale di Spoleto, da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale e dai carabinieri forestali di Sant’Anatolia di Narco. Il provvedimento è stato preso nell’ambito di un’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica spoletina che vede indagate tre persone per vari reati.
I sigilli sono stati apposti nella mattinata di giovedì agli allevamenti ittici di Piedipaterno (Vallo di Nera), di Corone e Borgo (Preci) di Campi (Norcia) e di Vallicelle (Cerreto di Spoleto), di proprietà di due diverse società.
In particolare quattro impianti di itticoltura sono di proprietà della Ittica Tranquilli srl ed un quinto della Santocore e C. snc. Tre il numero degli indagati – fanno sapere i forestali – oltre alle due società titolari degli impianti, cui sono stati contestati gli illeciti amministrativi da reato previsti dal d.lgs.231/01.
L’attività degli allevamenti di trote però non viene fermata: il giudice per le indagini preliminari ha infatti affidato la gestione ordinaria degli impianti ad Arpa Umbria, nominata custode giudiziale, “per il periodo necessario ad ottenere le autorizzazioni ambientali ed il ripristino della regolarità della gestione dei rifiuti e degli scarichi”.