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Fontivegge, ecco il “Regeneration center” | Portieri di comunità e laboratori

Procede spedito il progetto per la riqualificazione del quartiere Fontivegge, a Perugia, e si apprendono sempre più dettagli su come il Comune del capoluogo umbro abbia previsto il restyling urbano della zona, mirato anche a garantire maggiore sicurezza nelle periferie per i cittadini. Tutti interventi per i quali lo scorso 25 maggio è stato emanato un bando, come previsto dalla Gazzetta Ufficiale dell’1 giugno.

Piena intenzione del Comune di Perugia è quella, si legge nella deliberazione di giunta, di “farsi promotore dello sviluppo e della riqualificazione dell’area di Fontivegge che da diversi anni presenta situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi, ricomprendendo in essa anche il limitrofo quartiere di Bellocchio-Madonna Alta (posto oltre la linea ferroviaria) che comincia a presentare anch’esso gli effetti di un crescente degrado ambientale, inevitabilmente, accompagnato dal propagarsi di fenomeni di disagio sociale”. Un “non luogo”, così come la stessa giunta comunale lo ha definito, “situato lungo i tragitti quotidiani del pendolarismo e del moderno nomadismo, privo di significato e identità, un quartiere insicuro, nel quale la microcriminalità trova le condizioni ideali per agire”.

La giunta di Perugia ha dunque approvato, per la partecipazione al bando, il progetto chiamato Regeneration center”, che vede i giovani protagonisti di una rinnovata vita di quartiere, e che prevede di investire 500 mila euro per tornare a far diventare i giovani protagonisti di una rinnovata vita di quartiere. Esso è costituito in sostanza dai “portieri di comunità” e dai “laboratori rigenerativi”. I primi, i portieri di comunità, dunque, saranno 3 operatori e 10 giovani selezionati, che si occuperanno di attivare le risorse autonome della comunità locale  garantendo decoro e dialogo continuo nelle comunità. Saranno punto di riferimento per la cittadinanza attiva (singoli, associati, imprese). Le aree a cui è rivolto il progetto saranno: Bellocchio e Martiri delle Foibe, area Sportiva e via Martiri dei Lager, Via Diaz, Via del Macello, via Madonna Alta, Via Simpatica. I cosiddetti laboratori rigenerativi, invece, saranno 50 laboratori tematici e creativi realizzati da giovani, che “mirano a lasciare segni creativi permanenti nel tessuto urbano che siano vissuti e realizzati dalla comunità stessa: un percorso creativo nel quartiere (creative street), interventi di arredo urbano e riutilizzo creativo, e una serra urbana. Si realizzeranno in estate (nei parchi) e in inverno (al chiuso)“. Anche in questo caso le aree interessate saranno: Bellocchio e Martiri delle Foibe, Area Sportiva e via Martiri dei Lager, Via Diaz, Via del Macello, via Madonna Alta, Via Simpatica.

Il termine per la presentazione dei progetti è ormai scaduto al 29 agosto. Attraverso il bando potevano essere presentati progetti per: la realizzazione e la restituzione di spazi ed ambienti da dedicare alla rivitalizzazione sociale ed al protagonismo di giovani, famiglie, residenti e cittadini; per la riqualificazione e la rifunzionalizzazione degli spazi aperti e dei contenitori in disuso; per la riqualificazione delle aree verdi, delle piazze e dei percorsi ciclopedonali dell’area di riferimento; per la realizzazione di spazi ed ambienti per sviluppare dinamiche finalizzate a far emergere competenze e a permettere al talento (imprenditoriale ed artistico) dei giovani di esprimersi, promuovendo l’avvio di impresa creativa e intelligente; per la creazione delle condizioni per accelerare l’interesse di potenziali investitori con i quali rafforzare, sinergicamente, la sostenibilità del piano; per l’accrescimento della sicurezza derivante dalla riqualificazione e la rifunzionalizzazione degli spazi pubblici sottratti all’abbandono ed al degrado.

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