Gli agenti delle Volanti hanno rinvenuto e sequestrato un bilancino di precisione, di quelli che i pusher usano per confezionare dosi di sostanza stupefacente, e che il proprietario aveva occultato sopra l’architrave della porta dell’ascensore di un condominio di Via del Macello.
Proprio in questi giorni, in quel condominio di Via del Macello, sono in corso dei lavori di manutenzione dell’ascensore. Così, quando i tecnici hanno notato, in corrispondenza del quarto piano dello stabile, un oggetto di piccole dimensioni occultato sopra l’architrave della porta dell’ascensore, hanno informato subito l’amministratore di condominio, che a sua volta ha avvisato la Polizia.
Sul posto, gli agenti delle Volanti hanno constatato che si trattava di un bilancino di precisione, di quelli abitualmente impiegati dai pusher per confezionare le singole dosi di sostanza stupefacente. Difficile stabilire se il possessore abiti proprio presso un appartamento di quel condominio o in un altro palazzo del quartiere. Di certo, deve trattarsi di persona particolarmente scrupolosa, essendosi ben guardata dal custodire l’oggetto in casa sua. Il bilancino è stato immediatamente sequestrato dalla Polizia.
Le indagini su questo “ritrovamento” rientrano nei controlli effettuati sempre questa mattina nel quartiere di Fontivegge servizi straordinari di controllo del territorio, disposti dal Questore Carmelo Gugliotta e coordinati dal Commissario Capo Adriano Felici. All’attuazione dei servizi ha provveduto personale della Questura, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, oltre a uomini della Polfer. I primi hanno effettuato una vigilanza dinamica su tutto il quartiere di Fontivegge, al fine di individuare tanto persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, quanto stranieri irregolarmente presenti sul territorio nazionale. Dal canto loro, gli uomini della Polfer hanno concentrato i propri interventi sui frequentatori dell’area ferroviaria.
Il bilancio complessivo dei controlli è di 46 persone identificate e 17 autoveicoli controllati, con una contravvenzione elevata a carico di un cittadino rumeno, il quale, benché residente da diversi anni in Italia, aveva immatricolato il proprio veicolo in Romania e continuava a circolare con documenti di immatricolazione rilasciati da autorità rumene.