Dopo oltre 4 anni – nel 2019 era stato approvato il piano attuativo per la riqualificazione e ampliamento del complesso – finalmente c’è una data per la riapertura delle Terme di Fontecchio a Città di Castello.
L’intera area – di 11.000 metri quadri di superficie – è interessata da un grande progetto di recupero, riqualificazione, e valorizzazione delle strutture esistenti e zone verdi circostanti, per la creazione di un nuovo grande parco termale a 5 stelle. Sono già stati investiti 15 milioni di euro – grazie alla volontà del “mecenate” tifernate Francesco Milleri – e ad oggi l’albergo, che conta ben 90 camere, è già stato ristrutturato.
Tra momenti difficili legati al settore edilizio e alla pandemia, però, i lavori sono proceduti spesso a fasi alterne, incontrando fasi di stallo anche a causa di qualche problema sorto con alcune ditte subappaltatrici. Attualmente però non ci sarebbero pratiche inevase e l’intervento di restyling va avanti senza ostacoli.
“La complessità dell’opera giustifica un po’ anche la lunghezza dei tempi di realizzazione – ha evidenziato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Giuseppe Stefano Bernicchi – Parliamo di demolizioni che hanno interessato tutti gli edifici del complesso, oltre a ricostruzioni e ristrutturazioni interne ed esterne, compresi parco, piscine e in ultimo la declassificazione di una strada vicinale (quella che dal ponticello davanti all’ingresso arriva fin sopra la chiesa, ndr) per ampliare il complesso e l’area parcheggio. Opere veramente importanti che hanno dovuto superare anche i pareri di Soprintendenza, Province e varie commissioni”.
La proprietà che gestisce il mega intervento – le due società private Acqua Re Srl e Acqua Mundi Srl (holding controllata proprio da Milleri) – è stata di recente interpellata in maniera informale dall’amministrazione, assicurando come le cose “abbiano preso una giusta piega”, anche per la presenza di un general contractor importante, con un’adeguata struttura tecnica, che sovrintende il prosieguo dei lavori permettendone una maggiore fluidità. Proprio quest’ultimi, sempre secondo quanto riferito dai responsabili e riportato dal vicesindaco, “dovrebbero terminare realisticamente nell’autunno 2024”.
Bernicchi ha inoltre precisato che “l’intendimento è quello di un’apertura del complesso in toto“, e non quindi parziale, che permetta quindi una fruibilità dell’area nella sua interezza. Finché tutto non sarà realizzato al 100%, pur essendoci magari corpi di fabbrica già ultimati, il complesso non sarà restituito ai tifernati. Ovviamente ci sarà anche un periodo di rodaggio, collaudo e avviamento.
Pur trattandosi di una struttura a 5 stelle gli interventi non andranno a snaturare quella che da sempre stata la destinazione di Fontecchio: parco, struttura ricettiva e servizi saranno infatti aperti al pubblico, ovviamente disciplinati da regolamenti. “Ora – ha aggiunto il vicesindaco – non ci resta che attendere, come tutti, la conclusione di questi lavori. E dalle ultime notizie direi che siamo moderatamente ottimisti…”