Sono 169 i progetti finanziati grazie ai fondi europei relativi alla programmazione 2007-2013 per un investimento complessivo che su Todi ha avuto un impatto pari a 12,6 milioni di euro di cui 11 già versati. Risorse importanti, ma che potevano essere ancora più consistenti. Con una media pro-capite di investimento di 722,25 euro, la città di Jacopone si piazza infatti al 46esimo posto nella “classifica” umbra. C’è dunque chi ha fatto meglio, considerando che la realtà con la media pro-capite più alta è Sant’Anatolia di Narco (5.504,14 euro) davanti a Massa Martana (4.996,21 euro di investimento pro-capite).
Le infrastrutture sono la voce che assorbe la maggior quantità di finanziamenti con un investimento complessivo che supera i 5 milioni di euro. Per l’acquisto di beni e servizi sono stati spesi oltre 4 milioni di euro, la maggior parte dei quali sono finiti in formazione e incentivi alla rioccupazione. Ancora, in materia di lavoro, gli incentivi alla imprese hanno assorbito risorse per 3 milioni di euro, mentre alla voce “contributi alle persone” si affianca un esborso appena superiore a 91.000 euro.
I progetti che hanno beneficiato dei maggiori finanziamenti sono stati: la ristrutturazione edilizia del complesso di piazza Marte (902.963 euro) che ospita attualmente alcuni uffici comunali; una serie di interventi sul territorio per la mitigazione del rischio idrogeologico (500.000 euro); il progetto “Dall’expo ai territori dell’Umbria” (circa 430.000 euro) che però non coinvolge solo Todi ma numerosi altri municipi del Perugino; la ristrutturazione e riqualificazione dei ponti in muratura lungo la antica via Amerina (400.000 euro) e i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della scuola media “Cocchi-Aosta” (393.000 euro).
Ad alcuni settore che dunque beneficiano del sostegno finanziario che arriva da Bruxelles (i dati sono disponibili sul sito opencoesione.gov.it) corrispondo altri ambiti che invece hanno ottenuto poco o nulla. In tema di energia, ad esempio, le risorse arrivate sul territorio ammontano a poco più di 196.000 euro e ancora più bassi sono i contributi ottenuti per lo sviluppo della agenda digitale (114.000 euro).
E per alcune voci il bilancio è pari a zero: per il rafforzamento della pubblica amministrazione, i trasporti, l’inclusione sociale e il capitolo infanzia e anziani non sono stati presentati progetti e dunque non si sono avuti contributi.