Gli enti possono utilizzare le risorse del Fondo per promuovere bandi rivolti a professionisti per progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale
Fondi per la progettazione, all’Umbria 3,8 mln di euro, di cui un milione alle Province. E’ la cifra concessa ai comuni umbri, come da Dpcm , publbicato in Gazzetta Ufficiale, che ripartisce il Fondo per la progettazione territoriale. La notizia è stata accolta con soddisfazione dalla senatrice umbra di Forza Italia, Fiammetta Modena.
“E’ uno dei principali strumenti che abbiamo studiato per sostenere lo sforzo di progettazione degli enti locali: una misura innovativa che aiuterà 4.845 amministrazioni a dotarsi di progetti per partecipare ai bandi e all’assegnazione delle risorse del Pnrr e delle politiche di coesione nazionali ed europee”, ha commentato il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna.
Il DPCM è stato proposto dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale. Proprio il ministro Carfagna aveva promosso la norma che istituisce il Fondo, inclusa all’interno del decreto ‘Infrastrutture’ (decreto-legge n. 121/2021, convertito in legge n. 156/2021) e ulteriormente potenziata nel corso dell’esame parlamentare del testo.
Le risorse per gli Enti
Gli enti possono utilizzare le risorse del Fondo per promuovere bandi rivolti a professionisti (per esempio, architetti, ingegneri, progettisti…) che andranno a presentare progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale. In questo modo, le amministrazioni interessate avranno a disposizione progetti già pronti per partecipare all’assegnazione delle risorse del PNRR, dei Fondi strutturali europei o del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.
Le spese finanziate
Possono essere finanziate dal Fondo le spese relative ai premi per la messa a bando dei concorsi, i compensi per lo sviluppo di progetti di fattibilità tecnico-economica nei Comuni fino a 5.000 abitanti, le spese per i rilievi e per le indagini strettamente necessari per l’avvio delle procedure, le spese di pubblicazione dei bandi, le spese per le commissioni di gara, le spese per attività tecnico amministrative di supporto, le imposte e le tasse. Non sono invece ammesse le spese per espropri, acquisto di aree, lavori e fornitura di beni di qualsiasi natura. Sono invece ammesse le spese per espropri, acquisto di aree, lavori e fornitura di beni di qualsiasi natura.