Sa.Mi.
Novità da palazzo Cesaroni in tema di economia, lavoro, formazione e fondi europei. Nella seduta di ieri mattina il consiglio regionale ha approvato all'unanimità (27 sì) la proposta di risoluzione unitaria elaborata dalla Prima Commissione sulla gestione e l'utilizzo dei Fondi strutturali europei per i quali la Giunta regionale sta predisponendo il 'Quadro strategico' per il prossimo settennio 2014-2020. Sempre all'unanimità il Consiglio ha approvato il disegno di legge della Giunta che definisce la pratica del tirocinio e facilita l'accesso ai finanziamenti, alzando la soglia per la quale è necessario attivare una fidejussione. Un' inziaziativa questa, tesa favorire l'accesso ai tirocini anche da parte delle realtà di imprenditoria giovanile.
Il documento. “Verso il Quadro strategico regionale 2014/2020”, contiene i principi e le linee di intervento per l’impostazione della politica regionale di coesione del prossimo settennio, attraverso l'impiego dei fondi comunitari: Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), Fse (Fondo sociale europeo), Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Si tratta, di fatto, di una prima fase di elaborazione del Quadro strategico regionale, che punta tra l'altro a: valutare gli effetti regionali dei principali interventi delle precedenti programmazioni; indicare come mettere a coerenza la programmazione economica con l’analisi delle debolezze e dei punti di forza del sistema produttivo regionale; rapportarsi con le diverse forme di governo del territorio, anche al fine di contestualizzare priorità, vincoli e strumenti di intervento; indicare le priorità relative agli obiettivi, agli strumenti, ai metodi di attuazione in riferimento alla governance regionale; fornire indicazioni sui metodi di concertazione istituzionale, con particolare attenzione al ruolo delle città e delle aree interne.
Brutti: “No fondi pubblici per interessi privati. Le aziende garantiscano occupazione con il denaro dell'Europa”. Dopo aver letto la risoluzione ho osservato che non compare mai esplicitamente la questione del lavoro e dell’occupazione. Si punta a rafforzare il sistema economico e sociale della regione ma bisognerebbe chiedersi quale è il motivo per il quale noi finanziamo pubblicamente, con denaro pubblico, un progetto che ci viene presentato da un soggetto privato. Se un progetto persegue un interesse pubblico allora è necessario che, oltre ai miglioramenti tecnologici, ai posizionamenti internazionali, al rafforzamento del quadro strutturale dell’impresa, si ponga l'obiettivo prioritario della difesa e della crescita dell’occupazione. Se c’è solamente un miglioramento competitivo e non crescita dell’occupazione significa che l’iniezione di risorsa pubblica immessa nell’impresa serve solo a migliorare quell’interesse importante, ma privato, che consiste nei conti, nei bilanci dell’impresa stessa.
Marini: “È un errore pensare che attraverso lo strumento dei fondi strutturali si possano realizzare tutte le politiche di sviluppo, di competitività e di innovazione di un territorio”. L'intervento della presidente della giunta regionale : “Ad esempio, le Acciaierie speciali Terni e l’indotto di sistema delle piccole e medie imprese, connesso alla presenza di una grande industria manifatturiera industriale su un settore di base come quello dell’acciaio, innovativa e di qualità, è capace di spingere un grado di innovazione, di risorse finanziarie esternalizzate di investimenti di innovazione e ricerca che sono superiori in un solo anno a quelle dell’intera programmazione strutturale. Quindi non dobbiamo commettere l'errore di considerarlo quale unico strumento a disposizione per la competitività del sistema economico e produttivo. La storia trentennale dei fondi strutturali per l’Umbria vede un conseguimento di risultati positivi sia sull’efficienza e sulla qualità della spesa effettuata. Le risorse sono state sempre utilizzate secondo le regole e nella giusta tempistica. I risultati conseguiti riguardano il sostegno alla ricerca delle piccole e medie imprese, di riqualificazione urbana, di valorizzazione del patrimonio culturale, interventi sulle infrastrutture di natura ambientale, dal ciclo delle acque a quello dei rifiuti”.
Tirocini. Il disegno di legge della Giunta modifica ed integra le leggi regionali del 1981 e del 1995. Il testo, illustrato in Aula dal presidente della Terza Commissione, Massimo Buconi, interviene sulla regolamentazione del tirocinio e delle nuove iniziative imprenditoriali. La legge definisce cosa si intende per “tirocinio” e disciplina la distinzione tra “tirocini curriculari” e “tirocini extra-curriculari”, tenuto conto delle norme di settore. Al riguardo precisa che i primi comprendono quelli inseriti all’interno di un percorso formale di istruzione o formazione, mentre i secondi costituiscono esperienze di formazione in situazione di lavoro finalizzate all’orientamento delle scelte occupazionali.
Novità per agevolare imprenditoria giovanile. Con la modifica dell'articolo 4 della legge 12, si cerca di superare il problema della non concessione di fideiussioni, emerso in parecchi casi e che impedisce l'accesso ai benefici previsti dalla legge. Per iniziative imprenditoriali al di sotto dei 66mila euro, non sarà più necessaria la fideiussione e si potrà accedere al beneficio di una anticipazione a tasso zero pari al 75 per cento dell'investimento ammissibile, fino ad un un importo massimo di 37mila 500 euro. L'importo degli investimenti dovrà essere non inferiore ad euro 16.001 (prima era 12.100) e non superiore ad euro 66.666,67 (il limite precedentemente era 50mila euro), mentre il tetto massimo di investimento resta la soglia dei 130mila già previsto dalla legge, entro la quale vengono concessi contributi per l'abbattimento del tasso di interesse concordato. Dunque fino a 66mila euro si potrà accedere ai benefici senza dover presentare una fideiussione, elemento che precedentemente ha limitato la nascita di iniziative di giovani imprenditori per la difficoltà delle banche a finanziare i progetti. Le modifiche di legge consentiranno quindi di evitare la presentazione della fideiussione per progetti di taglio medio, consentendo l'attuazione degli investimenti e il godimento dei benefici, che saranno concessi in tempi rapidi e con minori oneri di impresa.